Autostrade, ancora aumenti: e il rincaro maggiore dell'8,29% è su Strada dei Parchi

Dal primo gennaio, scattano gli incrementi tariffari delle tratte autostradali nazionali.

Gli incrementi. L'aumento medio è pari a circa il 3,9%, contro una media di quanto richiesto dalle stesse società - sottolinea il ministero - pari al 4,8%.

Autostrade per l'Italia, che gestisce la gran parte della rete autostradale italiana aumenta i pedaggi del 4,43%.

A subire l'aumento più consistente sarà la Strada dei Parchi (+8,28%), ovvero la A24 e A25 che collega Roma con L'aquila Teramo e con Avezzano Sulmona Chieti e Pescara.

Un nuovo salasso dunque su una tratta di strada gestita in regime di monopolio dalla società di Carlo Toto. 

Significa che Pescara- Roma costerà 18euro e 30centesimi, ovvero + 40 centesimi. L'Aquila - Roma 10euro e 90centesimi. Con un aumento di 70centesimi.  Pedaggi record, tra i più salati d'Italia se rapportati ai chilometri. 

La notizia è destinata a provocare dure reazioni.

ll deputato di Sel Gianni Melilla già annunciua che porterà il caso all’attenzione del Governo:

''L' aumento di oltre l'8% dei pedaggi dell'autostrada dei Parchi, ben oltre il doppio della media nazionale, è una mazzata per cittadini e imprese abruzzesi.

L'aumento va ben oltre il tasso di inflazione e si ripercuote negativamente su chi utilizza l'autostrada con più frequenza per motivi lavorativi. Per l'economia è un colpo, essendo il costo dei trasporti un fattore importante per la competitività delle imprese.

Le ragioni di questo aumento non hanno una logica accettabile e, in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, dovevano portare ad una diversa riflessione sia l'autorità di Governo che la Strada dei Parchi spa.

Chiederò al Governo di conoscere i motivi di questa scelta con l'obiettivo di farla riconsiderare nell'interesse dell'Abruzzo, dei pendolari, delle imprese.''

Promette battaglia anche il deputato del Movimento Cinque Stelle Gianluca Vacca:

''Da oggi le nostre bellissime autostrade dei parchi hanno avuto una maggiorazione di più dell'8%, la più alta d'Italia. L'anno scorso stessa cosa, due anni fa anche per non andare troppo indietro. Toto, l'amico bipartisan dei politici, l'imprenditore privato con soldi pubblici, ringrazia mentre i cittadini pagano.... Il Tar ha già annullato alcuni rincari negli anni passati perché ingiustificati.

Alla ripresa dei lavori parlamentari questa vergogna andrà affrontata prioritariamente: chiunque abbia materiale o informazioni utili me le invii a vacca.parlamento@gmail.com.''