Francesco Magnante, imprenditore ed ex presidente del Cam, e Roberto Savina, imprenditore locale sono stati prosciolti dall'accusa di aver elargito prestiti a tassi usurai a un piccolo operatore economico del posto
Il proscioglimento è arrivato con l'udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Avezzano Andrea Taviano. Il pubblico ministero Vincenzo Barbieri aveva chiesto il rinvio a giudizio.
Nel corso delle indagini e del processo sono stati ascoltati numerosi imprenditori e la testimonianza di uno di loro è stata fondamentale e ha portato al proscioglimento di Magnante e Savina, difesi dagli avvocati Antonio Milo ed Emilio Amiconi.
I fatti risalgono agli anni compresi tra il 2002 e il 2003.
L'inchiesta, portata avanti dalla guardia di finanza di Avezzano, era partita d'ufficio e poi aveva coinvolto i due marsicani. In un primo momento, nell'inchiesta erano rimasti coinvolti diversi commercianti del posto, ma subito dopo l'attenzione degli investigatori si era concentrata su i due avezzanesi.