Azienda Agricola Shock: Animali Morti e Canili Abbandonati, Nessuno Interviene

01 Aprile 2025   18:57  

Denuncia choc di animalisti: condizioni disumane all'interno di un'azienda agricola di Roio, animali in sofferenza e nessun controllo delle autorità locali.

Un'azienda agricola a Roio, nell'Aquila, è al centro di una nuova denuncia da parte delle associazioni animaliste, che parlano di un vero e proprio scempio a danno degli animali. Il Coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente - L'Aquila ha lanciato un grido d'allarme riguardo a una situazione che sembra essersi cristallizzata, nonostante le denunce e i numerosi interventi. Secondo quanto riportato, all'interno di questa azienda sono stati rinvenuti cavalli morti, scheletri lasciati a decomporre e animali affamati, soprattutto cani che vagano senza alcuna tutela, né microchip né sterilizzazione. Il coordinamento ha parlato di una realtà sconvolgente, dove gli animali sono lasciati alla mercé di loro stessi, in condizioni di assoluto abbandono e pericolo, per gli stessi animali e per i cittadini.

Questa denuncia arriva a distanza di mesi da un altro episodio simile, avvenuto nell'ottobre 2023, quando già era stata scoperta una situazione inaccettabile. Nonostante le continue segnalazioni alle forze dell'ordine e alla ASL, nulla è cambiato. L’azienda, al contrario, continua a prendere nuovi cani, senza alcuna autorizzazione chiara e con l’inevitabile rischio che la situazione peggiori ulteriormente. In un episodio recente, durante un intervento, due cuccioli di pastore abruzzese sono spariti, chiusi in un furgone, e le forze dell'ordine hanno parlato di "messa in sicurezza", ma sicurezza per chi? Se non per il titolare, che continua a perpetuare l’abuso.

Non si tratta di un caso isolato: altri cani sono stati trovati rinchiusi in un bidone, eppure la situazione continua ad essere ignorata. Le segnalazioni sono tante, eppure sembrano non bastare a fermare questo scempio. I cittadini si rivolgono alle associazioni e queste, seppur impegnate, non possono fare molto di più che denunciare e cercare di documentare l'accaduto, ma senza un'azione decisa da parte delle autorità competenti, la situazione rischia di restare invariata.

Gli animalisti lanciano un appello urgente a diverse figure istituzionali, chiedendo un intervento immediato per fermare questa condizione disumana. In particolare, si rivolgono all’assessore regionale all'Agricoltura e all'Ambiente, Emanuele Imprudente, al comandante dei Carabinieri Forestali, Giampiero Costantini, e all'assessore comunale all'Ambiente, Fabrizio Taranta, affinché vengano presi provvedimenti concreti. Le immagini e le segnalazioni sono chiare, ma ora è il momento di agire. Come affermano gli ambientalisti: “Quella non è un'azienda agricola degna di questo nome”.


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