BALNEATORI CIBA SU ATTI DI VANDALISMO E CONFESERCENTI
"Ormai ai paradossi non ci sono più limiti: le concessioni balneari di Pescara subiscono atti di vandalismo a ripetizione e un'associazione di categoria, una struttura sindacale, anzichè schierarsi ed esprimere solidarietà agli imprenditori danneggiati, ci invita tutti all'omertà perchè la denuncia degli stessi atti potrebbe 'danneggiare tutti gli operatori del mare'. Speriamo di aver mal interpretato le parole di Ciro Gorilla, direttore provinciale della Fiba Confesercenti: se così non fosse, quelle parole risuonerebbero molto gravi, pesanti come macigni per tutti gli imprenditori".
Lo ha affermato il Direttivo del Consorzio Imprese Balneari dell'Adriatico (Ciba) replicando alle perplessità sollevate ieri dal direttore provinciale della Fiba Confesercenti Ciro Gorilla sull'improvvisa ondata di segnalazioni di atti vandalici ai danni di molti balneatori di Pescara, denunce che, a detta del direttore provinciale della stessa associazione 'rischiano di fare un grosso danno al turismo e agli operatori'. "Sino ad oggi purtroppo - ha ribadito il presidente del Consorzio Ciba Stefano Cardelli - gli unici danni ben evidenti, tutti ampiamente documentati e verificabili (a scanso di dubbi e perplessità), sono quelli subiti dalle concessioni balneari, ogni mattina costrette a fare il bilancio delle incursioni notturne.
Lo sanno bene le Forze dell'Ordine che ringraziamo per il grande supporto che ci stanno dando e che hanno potenziato i controlli sul litorale in via preventiva. Restano però le parole, gravissime, del direttore provinciale della Fiba Confesercenti, un sindacato che dovrebbe operare a tutela di chi lavora e viene danneggiato. Ci chiediamo se la Confesercenti abbia voluto realmente invitare i balneatori a essere omertosi, a restare zitti e a non denunciare pubblicamente ciò che accade sul territorio. Ci chiediamo, al contrario, se possiamo continuare a collaborare con gli Organi di Polizia, rendendo pubblico un fenomeno che, evidentemente, non può riguardare solo ed esclusivamente una classe imprenditoriale.
Oggi i balneatori sono ben felici di aver costituito per la prima volta un Consorzio che ha creato solidarietà tra gli imprenditori aderenti, tutti pronti a sostenersi l'un l'altro dinanzi a fatti tanto gravi e a denunciare, compatti, quello che ci succede, oltre che a organizzare iniziative di comune interesse".
(AGI)
