"Il primo rapporto l'ho avuto quando avevo 13 anni, non ricordo il giorno esatto ma era il giugno del 2017". Il ragazzo, oggi sedicenne, lo ha riconfermato, nascosto dietro un paravento, nell'aula del Tribunale di Prato dove la donna di 32 anni, con cui ha avuto una relazione, lo stava ascoltando. E il rapporto amoroso sbocciò durante le ore di ripetizioni che la donna impartiva al ragazzino e da cui è nato un bambino nell'agosto del 2018.
Il minorenne è stato sentito in modalità protetta nascosto dietro un paravento di fortuna e ha risposto solo alle domande dei giudici. Il 16enne ha ribadito di aver iniziato la relazione quando aveva ancora 13 anni al contrario di quello che sostiene la difesa. L’imputata ha sempre smentito questa circostanza datando l’inizio della relazione al novembre 2017, quando il ragazzo aveva appena compiuto 14 anni.
Il minorenne, però, è apparso sicuro e le sue dichiarazioni sono state ritenute dettagliate e ben circostanziate anche se non ricordava il giorno preciso del primo rapporto. La questione di datare con esattezza il primo rapporto sessuale è importante perché potrebbe alleggerire o aggravare la posizione dell’imputata, difesa con il marito dagli avvocati Massimo Nistri e Mattia Alfano.
L’udienza è durata poco più di due ore e il ragazzo insieme ai familiari è stato fatto passare da una uscita secondaria in modo da non incontrare la donna. La coppia, invece, come sempre presente al processo, è arrivata e ha lasciato il tribunale unita. Il dibattimento è alle battute finali. La prossima settimana sarà sentito il neuropsichiatra bolognese Renato Ariatti, incaricato dal tribunale di effettuare una valutazione sulle condizioni psichiche della donna. Nella relazione, già depositata, il professore, che in passato ha seguito il caso di Annamaria Franzoni, la mamma di Cogne, ha ritenuto l’imputata "capace di intendere e volere" sottolineando come non sia "una pedofila" ma che sia stata attratta solo dal quel ragazzino in particolare. La sua perizia sarà messa a confronto con quella del consulente della difesa. La discussione è prevista a marzo. L'imputata è agli arresti domiciliari da undici mesi.