Balneatori adriatici a Pescara contro aste e multinazionali

28 Febbraio 2011   14:06  

Sono arrivati dalla costa adriatica e non solo, Abruzzo, Marche, Molise, Emilia Romagna, ma anche dall'altra parte, dalla Toscana. Hanno manifestato con un corteo di auto rumoroso, colorato e pacifico per le strade di Pescara. Una manifestazione, quella di centinaia di balneatori, voluta dalla Sib Confcommercio e dalla Fiba Confesercenti. Auto bardate di piccoli mosconi, pattini, ombrelloni. Per dire no alla direttive europee in merito alle concessioni demaniali della cosidetta direttiva "Bolkestein".

Concessioni che potrebbero essere messe all'asta.Hanno percorso la riviera, si son fermati davanti al Comune per poi proseguire in viale Bovio dinnanzi la sede della Regione e per concludere l'assemblea all'auditorium Castellamare, tutti uniti i balneatori, preoccupati, dicono, per le 800 imprese a rischio, del solo Abruzzo. Riccardo Padovano, presidente del Sib Confcommercio Abruzzo, sottolinea come non sia possibile applicare le regole valide per il resto dell'Europa all'Italia, dove la storia e le realtà sono completamente diverse. "Noi siamo fra i simboli del made in Italy nel turismo e l'ultimo argine contro le infiltrazioni malavitose e i tentativi di riciclaggio" conclude Padovano. A lui dà man forte Antonio La Torre, Presidente di Fiba Confesercenti a riferire come ci sia il rischio concreto che il patrimonio delle piccole e medie imprese balneari italiane, da sempre un'eccellenza a livello europeo, possa essere gettato via da questa legge, con circa 800 imprese abruzzesi a rischio. "Si continua a non capire che il turismo è l'unica industria non delocalizzabile e soprattutto che un'offerta da fast-food sulle spiagge sarebbe un grandissimo regalo alle destinazioni concorrenti". Prevista una grande manifestazione ed una serrata entro il 2011. Come dire, i balneatori le proveranno tute, per cavalcare l'onda della protesta e difendere i propri diritti.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore