Berlinale 2014: cosa resterà di questo festival?

12 Febbraio 2014   17:21  

Un festival per tutti i gusti è quello che sta avendo luogo in questi giorni a Berlino: ma dei più di 400 film che verranno presentati nelle varie sessioni, quali lasceranno il segno?

Partiamo certamente dai titoli di "maggiore appeal" come The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, chiamato ad inaugurare la kermesse quest'anno. L'opera dal cast stellare, che annovera attori del calibro di Ralph Fiennes, Tilda Swinton, Jeff Goldblum, Bill Murray, Jude Law, Willem Dafoe ed Edward Norton, racconta la storia del legame tra il concierge di un hotel e un impiegato, che diviene il suo protetto. Il film, dallo stile fuori le righe tipico del suo autore, ha conquistato il pubblico, ma non la critica che l'ha giudicato troppo costruito.

Attesissimo anche Nymphomaniac: Volume I di Lars von Trier, che ha da subito creato molto scalpore, per il tema piuttosto controverso della pellicola: protagonista una ninfomane, della cui storia, divisa in capitoli, è stata mostrata la prima parte. La proiezione della versione non censurata del film è durata 6 ore.

Passiamo dunque a Monuments Men di George Clooney: storia di un gruppo di soldati americani, incaricati di salvare le opere d'arte rubate dal governo nazista durante la seconda guerra mondiale. Nel cast, oltre l'affascinante George, ci sono Matt Damon, Bill Murray, Cate Blanchett e John Goodman.

Da non perdere, poi, c'è Aimer, boire et chanter di Alain Resnais. Il regista 92enne della Nouvelle Vague, dietro la macchina da presa, da vita ad una commedia agrodolce, utilizzando due attori a cui è da sempre legato: André Dussollier e Sabine Azéma.

The Little House di Yoji Yamada e La voie de l'ennemi di Rachid Bouchareb sono invece i titoli più quotati per aggiudicarsi l'Orso d'Oro di quest'anno. Il primo è una storia d'amore ambientata nel 1922, mentre il secondo racconta di un uomo misterioso che si converte alla religione islamica.

di M.R. G.

 


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