Berlusconi: ''Ecco che accade se il Pd va con Di Pietro''

15 Dicembre 2008   20:54  

 

"E' la conseguenza di chi ha regalato le chiavi del partito nelle mani di Di Pietro". In sintesi e' questa la 'lettura' del voto abruzzese che Silvio Berlusconi ha consegnato ai dirigenti azzurri. Nello staff di palazzo Chigi l'esito delle elezioni veniva dato per scontato. Ma le urne hanno dimostrato - secondo il premier - che il Partito democratico e' ridotto ai minimi termini, guidato ormai dall'Italia dei Valori mentre la vittoria che si sta prefigurando rappresenta "l'affermazione del buon governo". Da qui l'ulteriore convinzione che "non e' possibile dialogare" con chi persegue la politica dell'ex pm di Mani Pulite. Silvio Berlusconi e' andato in Abruzzo nelle ultime settimane tre volte: Teramo, Aquila, Montesilvano. E poi ancora Pescara e Chieti. Segno che per lui riconquistare la presidenza della regione aveva un significato anche a livello nazionale: il primo test per giudicare l'operato dell'esecutivo e soprattutto la nascita del Pdl. "E gli elettori hanno sempre dimostrato che sono piu' avanti di noi", ha spiegato il Cavaliere agli esponenti locali del partito. Il presidente del Consiglio con i suoi non ha dato molto risalto neanche all'astensionismo, "un fenomeno che ha colpito la cattiva politica" della regione. Anche perche' Berlusconi considera il candidato del Pdl un non politico di professione, che arriva "dalla trincea del lavoro". Il premier, dunque, - spiega uno dei suoi consiglieri - nel voto vede solo luci, non ombre. E' il segno - questo il ragionamento - della coesione della maggioranza, che ha ripresentato lo stesso schema di coalizione elettorale del maggio scorso. Il Cavaliere questa sera dovrebbe partecipare alla festa del Milan. Il suo rientro a Roma e' previsto per domani e in serata cenera' con i suoi deputati.


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