Berlusconi a L'Aquila, intervista Giosafat Capulli, Sant'Agnese

Puntata n. 160

22 Gennaio 2010   17:09  

In questa puntata del Magazine 99:

Berlusconi torna a L'Aquila. Ma non scioglie nodi candidature

La venticinquesima visita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a L'Aquila inizia dalla scuola elementare Mariele Ventre, che da settembre ha ritrovato una sede in un modulo provvisorio costruito in un mese e mezzo nei pressi di Coppito.

Oggi dall'arrivo del premier ci si attendevano novità sul fronte delle elezioni provinciali, ma l'incontro con i vertici locali del Popolo delle Libertà – che in molti si attendevano – non c'è stato. Anche a causa, ha detto il presidente della Regione Chiodi, della seduta del Senato che ha tenuto impegnati a Roma anche gli abruzzesi, primo fra tutti il coordinatore regionale Filippo Piccone.

Per il nome del candidato alla presidenza della Provincia ancora qualche giorno di attesa.

Il premier al suo arrivo, attorno alle 14, è accolto da decine di bambini, cui fa visita accompagnato dal capo della Protezione civile Bertolaso.

È una visita particolare quella di oggi, sobria e sottotono, ad aspettare il premier nessuna contestazione, un gruppo di giovani anzi, del “Comitato L'Aquila per Silvio” ha acclamato il suo arrivo a L'Aquila indossando magliette elogiative e tentando, invano a causa della rigidità della sicurezza, di consegnare al presidente del Consiglio un pacco di prodotti tipici aquilani.

Subito dopo a Tempera, nei condomini del progetto C.a.s.e., Berlusconi ha pranzato ospite di una famiglia sfollata alla quale è stato assegnato un alloggio. Con loro l'ingegner Gianmichele Calvi uno dei padri della tecnologia antisismica del progetto C.a.s.e., che ha fatto il punto dello stato dei lavori e sulle consegne degli alloggi.

Prima di ripartire Berlusconi ha fatto visita anche a Cansatessa, uno dei siti dove sono stati realizzati i moduli abitativi provvisori, casette in legno chieste dal Comune dell'Aquila per sopperire al fabbisogno abitativo.

L'intervista a Giosafat Capulli ''TV uno''

 

Festa della maldicenza, si rinnova il rito

Sant'Agnese, Protezione civile lavannara e sfollati lime sorde...

Sant'Agnese, nobile fanciulla romana martirizzata all'età di 13 anni durante le persecuzioni di Diocleziano.

A L'Aquila il 21 gennaio, giorno della morte della santa, si festeggia la maldicenza. La storia, anzi la tradizione, racconta di vari gruppi di persone che, nei primi anni della fondazione della città, si riunivano presso locande ed osterie per criticare i signori di allora. Per questo motivo, uno dei gruppi fu esiliato, la cacciata avvenne proprio il 21 gennaio.

Da allora, si presume, ogni anno a L'Aquila decine, forse centinaia di congreghe in quel giorno si riuniscono a cena. Da qualche anno la festa era diventata un vero e proprio evento culturale per la città.

Quest'anno la ricorrenza è un po' sottotono, anche se ristoranti, trattorie e pizzerie sono pressochè al completo. Il menù è inevitabilmente di tipo tradizionale: zafferano, tartufo e funghi per i primi e carne arrosto e legumi per i secondi piatti.

Alcuni gruppi hanno iniziato a riunirsi già nelle scorse serate. Immancabili le elezioni delle cariche: ju Presidente, ju Secretariu, la Lengua Zozza – i cui significati sono comprensibili ai più – ai quali si aggiungono la Lima Sorda, Zellusu, Recchie Fredde, ju Capisciò, e altre cariche che è meglio non citare per decenza.

Il giornalista e scrittore Angelo De Nicola prova ad attribuire le cariche alle persone e alle istituzioni protagoniste del post-terremoto!


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