Berlusconi torna a parlare del miracolo aquilano con un aquilano

L'intervista di Luca Bergamotto direttore de laQtv

28 Dicembre 2012   18:40  

Questa sera in prima serata, alle 21.30, (anche su Abruzzo24ore.tvandrà in onda sull'emittente regionale Laqtv, canale 114 del digitale terrestre, una ricca intervista che il direttore Luca Bergamotto ha fatto al candidato premier alle elezioni politiche del prossimo febbraio Silvio Berlusconi.

Un'intervista - anticipa il direttore - che spazia dalla costituzione di alleanze durevoli per coalizioni di partito che garantiscano governabilita', ai poteri territoriali come province e regioni e alla spesa pubblica della sanita'. Si parla anche dei recenti scandali che hanno coinvolto alcuni consigli regionali e Berlusconi da' la sua ricetta per evitare di incorrere di nuovo in casi di politici corrotti: "c'e' da parte delle forze politiche da ripensare a chi devono essere i protagonisti della politica regionale - ha detto il candidato premier -. non si puo' continuare a scegliere questi protagonisti tra chi fa la politica per mestiere, dovendo cavare dalla politica soldi per se' e magari farlo in una maniera disonesta, portando via soldi pubblici per il proprio personale interesse, come si e' verificato ultimamente con i casi Fiorito, Penati eccetera....

Non mancano domande su terremoto e ricostruzione visto che lui in persona fu il protagonista della fase dell'emergenza e della realizzazione delle new town. "Io - ricorda Berlusconi - proposi di costruire una 'aquila2' , una new town per quegli abitanti che avevano visto distrutta la propria casa, per gli altri invece il governo mise a disposizione finanziamenti per 12mila ristrutturazioni, sarebbe stato molto piu' facile costruire una new town, io tra l'altro vengo da un'esperienza come costruttore per aver costruito delle importanti new town che sono ancora degli esempi per l'urbanistica a sviluppo orizzontale, sono stato insignito anche di un premio mondiale come realizzatore di questo tipo di urbanistica, ma ci furono delle resistenze che vennero da piu' parti, segnatamente dall'amministrazione comunale dell'Aquila.

Allora ci aggregammo a quartieri e sistenti e in aderenza a questi quartieri costruimmo case a tre piani che riuscimmo a consegnare alle famiglie che avevano perso la casa in meno di 5 mesi, dotate di ogni comfort, dei mobili, delle stoviglie, di tutto quanto necessario, con grande soddisfazione di quelli a cui li consegnavamo via via. Credo che sia stato un record assoluto a livello mondiale, in nessuna situazione colpita da terremoto, si e' riparato con tanta velocita' ai danni provocati dal terremoto, che ci viene riconosciuto da tutti, dai giapponesi come dagli americani. Io credo che sia anche da sottolineare come noi stavamo operando all'interno dell'Aquila con lo sgombero totale delle macerie, intervenne una richiesta del consiglio comunale che ci disse la sua preferenza affinche' questi sgomberi fossero affidati ad aziende abruzzesi, per favorire in questo modo la ripresa della economia abruzzese. 
Il centro dell'Aquila e' un problema, ma un problema che non avra' soluzione in pochi anni, ci vorranno 10 o piu' anni, perche' per ogni edificio occorrera' fare una ricerca, per vedere se sono soldi ben spesi quelli di ristrutturare l'edificio riparando i danni del terremoto, oppure se l'edificio cosi' come e' messo, non essendo una costruzione antisismica, in caso di una nuova scossa di uguale forza, ricrollerebbe da capo, quindi bisogna abbatterla. Ecco questo e' qualcosa che spetta alle istituzioni locali di giudicare e decidere".


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