Bertolaso: qualcosa può essermi sfuggito...

La difesa del capo della Protezione civile

13 Febbraio 2010   10:51  

AGGIORNAMENT0 14.51 - Guido Bertolaso ammette: nei controlli durante i lavori della Maddalena "qualche cosa può essere sfuggita". Sull'isola - spiega il capo della Protezione civile - in "dieci mesi abbiamo dovuto fare lavori per cui, in altre situazioni, ci sarebbero voluti dieci anni. E' chiaro che abbiamo dovuto correre e quindi non sono forse stato in grado di controllare puntualmente giorno per giorno tutte quelle che erano le attività che dovevano essere portate avanti". Poi è arrivato anche il terremoto in Abruzzo. "In questo contesto - ha spiegato Bertolaso in un'intervista a Skytg24 - qualcosa può anche essere stata fatta male. Credo comunque che il risultato finale sia sotto gli occhi di tutti. Una realizzazione che rappresenta una miniera d'oro per la Sardegna".

E quando un giornalista gli domanda se crede di ricoprire una posizione di potere, Bertolaso precisa: "Se il potere è quello di stare in mezzo al fango, alla lava, alla sofferenza e agli incendi, nei luoghi in cui la gente soffre, io sono potentissimo. Il resto del potere io non lo vedo". Ricevere un incarico poi, "non significa ottenere potere personale. Quello che faccio io, lo faccio per il Paese, per un'Italia un po' arrugginita per quello che riguarda le procedure e le cose concrete da fare". La Protezione civile - spiega Bertolaso - serve per superare quegli ostacoli di natura burocratica che fino ad oggi hanno impedito la realizzazione di infrastrutture importanti". Per quanto riguarda la magistratura poi, Bertolaso si dichiara "pronto fin dall'inizio a rispondere ai magistrati e a chiarire questo grande equivoco. Io - ha specificato - ho tutte le prove per dimostrare la mia assoluta correttezza e la mia assoluta indipendenza rispetto alle varie categorie interessate". Criticare e approfondire la vicenda degli appalti e la gestione delle ricostruzioni "è giusto" - ammette l'indagato - ma occorre, come si dice, cercare di non buttare via il bambino insieme all'acqua sporca".
Corruzione e appalti. Bertolaso ammette di aver dato forse "eccessiva fiducia ad alcune pesone". Ma, per natura, conclude "io sono portato a fidarmi degli altri. Se qualcosa ho mancato, me ne faccio una colpa e un rammarico, ma non per questo devo esser messo alla berlina". Il capo della Protezione civile si dice comunque "sereno" e torna a ribadire la sua estraneità ai fatti contestati nell'inchiesta di Firenze in relazione agli appalti sul G8. Bertolaso si dichiara però stanco e, dati i tempi necessari per espletare le procedure legali, anche "incapace di tornare a lavorare con la stessa serenità di prima". "Mi sento avvilito, perché l'indagato Bertolaso non può avere accesso ai documenti e alle intercettazioni". Ma i giornali sì. "Leggere sulla stampa la parte delle intercettazioni che mi dipingono come un personaggio senza scrupoli - dice - senza invece leggere anche quelle dalle quali emergono invece altre versioni dei fatti e cioè che io ero 'temuto' perché molto scrupoloso nel far quadrare i conti', mi sembra un sistema di informazione parziale". Pare - conclude l'indagato - che ci sia voglia "di trovare sempre qualche responsabile, soprattutto se è visibile, popolare e può dare fastidio".

BERTOLASO: GELMINI, NON DEVE DIMETTERSI

"Guido Bertolaso non si tocca. Dunque, no alla richiesta di dimissioni avanzata da Bersani. Siamo di fronte all'ennesimo tentativo di diffamare uno dei simboli del buon governo di questa maggioranza, di screditare un esponente di un esecutivo che presenta fatti e non parole, che risolve le emergenze e che e' vicino alla gente". Lo afferma il ministro Mariastella Gelmini, che prosegue: "Bertolaso e' tutto questo, un uomo da sempre vicino a tutte le persone che soffrono e che vivono situazioni di difficolta'. La tecnica usata per distruggere una persona e' sempre la stessa, infangarla ed iniziare indagini che poi si concluderanno con un nulla di fatto".(AGI)

CAPEZZONE (PDL), IL PD GIOCA ALLO SFASCIO

"Tutto il mondo ammira e invidia la nostra protezione civile, e gli interventi in Campania e in Abruzzo sono ormai dei casi di studio internazionale. E' gravissimo che Bersani e il Pd giochino allo sfascio, con un'aggressione contro Bertolaso che e' incomprensibile per i cittadini". Lo dichiara il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.(AGI)

 

CENTROSINISTRA L'AQUILA DICE "NO" A PROTEZIONE CIVILE SPA

I segretari provinciali dell'Aquila dei partiti del centrosinistra - Michele Fina Pd, Fabio Pelini PRC, Angelo Ludovici PdCI, Fioravante Mancini IDV, Gianni Padovani Segretario PS, Marco Riccardi PRC Marsica, Betti Leone SD - giudicano inopportuna la trasformazione in Spa Della protezione Civile proposta dal governo.
"Come forze politiche del centrosinistra - affermano in una nota - giudichiamo inopportuna la trasformazione della Protezione Civile nazionale in SpA, contenuta nel decreto legislativo 195 già approvato al Senato. Le indagini di questi giorni hanno portato alla luce i rischi enormi connessi alla gestione di appalti secondo procedure d'urgenza, che avvengono senza alcun controllo. Con la trasformazione della Protezione Civile in SpA, ovvero in ente di diritto privato - secondo i segretari del centro sinistra - verrebbe inevitabilmente ridotta la trasparenza propria del pubblico, mentre con l'ampliamento degli ambiti di intervento della Protezione Civile a non meglio precisate situazioni di emergenza socio-economico-ambientale, con a disposizione mezzi e poteri straordinari, verrebbe aumentato il margine di deroga rispetto alle leggi vigenti. Il nostro territorio - proseguono - ha conosciuto invece l'intervento della Protezione Civile attraverso l'opera generosa di donne e uomini volontari giunti da tutta Italia a sostenere la popolazione del cratere, duramente colpita dal sisma del 6 aprile. Proprio alla luce di questo rapporto speciale, siamo favorevoli a potenziare la funzione della Protezione Civile nazionale, ente pubblico, in quella che deve essere sua la competenza primaria, ovvero - conludono - l'opera di prevenzione per le aree a rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio"

G8 MADDALENA: IDV, LA MOZIONE DI SFUDICIA A BERTOLASO

Il gruppo dell'Italia dei valori alla Camera ha presentato l'annunciata mozione di sfiducia nei confronti di Guido Bertolaso. Il capo della protezione civile "e' corresponsabile politicamente e responsabile in prima persona come esecutore materiale" della "creazione di un centro di potere totalmente arbitrario che opera al di fuori di ogni controllo politico, contabile e di legalita', e che negli anni e' venuto costituendosi come un potere criminogeno che va rimosso ripristinando trasparenza e rispetto delle leggi in una struttura centrale della pubblica amministrazione", si legge. Da qui, la richiesta al governo di "invitare il dottor Guido Bertolaso a confermare la sua sensibilita' istituzionale rassegnando le dimissioni da sottosegretario di Stato".
   Nel testo vi e' una lunga premessa in cui si ricostruisce la vicenda. Bertolaso "ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'indagine per corruzione che ha dato luogo al rinvio a giudizio e all'arresto" di "stretti collaboratori, ex-collaboratori e persone" a lui vicine, si legge.
   "Gli elementi a carico" di Bertolaso "sono gravi e le accuse coinvolgono persone chiamate dallo stesso Bertolaso a ricoprire importanti incarichi di responsabilita' nella gestione di diverse emergenze o dichiarate tali", si assicura.
   Per l'Idv, "il nodo politico e istituzionale di questa vicenda e' da ricercarsi nelle disposizioni legislative che equiparano le emergenze post-calamita' naturali ai cosi' detti 'grandi eventi'". Ma, insiste il partito di Antonio Di Pietro, "la Protezione civile ha coordinato e gestito l'organizzazione di grandi eventi che non determinavano affatto 'situazioni di grave rischio', e cosi', anche per prassi pluriennale, l'ordinanza di protezione civile e' diventata uno strumento utile per poter derogare decine di leggi senza nessun effettivo controllo sulle spese effettuate".
   Di recente e' poi stato presentato un rapporto in cui si legge che "nessun organo di controllo nazionale interpellato dall'autore, e stando a quanto riportato da cronisti di diversi giornali ultimamente interessati a "Protezione civile spa", e' in grado di sapere quanto la Presidenza del Consiglio ha speso negli anni di direzione" di Bertolaso.
   Ora, il recente decreto sulla Protezione civile prevede che "non possono essere intraprese azioni giudiziarie ed arbitrali nei confronti delle Strutture commissariali e della unita' stralcio e quelle pendenti sono sospese", ma "in uno stato democratico non e' tollerabile che un'istituzione diventi sistema di potere al di fuori di ogni legalita' e trasparenza, rischiando di diventare un apparato clientelare e tentacolare parallelo al governo e al di fuori del controllo del Parlamento"


TUTTO O QUASI SULL'INCHIESTA

L'Aquila - AGGIORNAMENTO ORE 17.30  - Sic transit gloria mundi. Lui, Guido Bertolaso, fino a ieri l'altro l'eroe nazionale, ministro in pectore e poi chissà, è salito sul banco degli imputati, con l'accusa di corruzione per gli appalti del G8 della ... leggi tutto l'articolo »



Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore