Un 28enne di Pescara ha raggiunto, per protesta, i depositi (chiusi) della biblioteca provinciale di Pescara, in piazza Italia, e ne e' uscito solo dopo aver parlato con amministratori e dirigenti, annunciando che domani sara' di nuovo li'. Il giovane contesta la chiusura del deposito sotterraneo, che si e' resa indispensabile per motivi di sicurezza ma che blocca da mesi il prestito dei libri.
In un biglietto consegnato al presidente della Provincia Guerino Testa che e' andato a parlare con il giovane per convincerlo a desistere, il 28enne spiega di "voler violare l'inagibilita' del deposito della biblioteca provinciale per riattivare il servizio di consultazione e prestito.
''E' un atto di giustizia illegale per combattere mesi e anni di ingiustizia legale". Aggiunge di assumersi "ogni responsabilita' civile e penale" e invita "direttore e dipendenti a non ostacolarlo, esortandoli a rivolgersi alle autorita' di pubblica sicurezza".
Per farlo uscire dal deposito lo hanno raggiunto, oltre al direttore della Biblioteca Enzo Fimani e a Testa, la dirigente Nicoletta Bucco, il segretario generale Fabrizio Bernardini e l'assessore Valter Cozzi.
Nonostante abbia avuto rassicurazioni sul fatto che c'e' gia' un progetto antincendio da realizzare entro il 24 febbraio (manca il definitivo - esecutivo), e nonostante abbia ammesso lui stesso che il "problema esiste dal 1988 e che la responsabilita' e' anche delle amministrazioni precedenti", ha assicurato che domani tornera' a protestare perche' vuole "riattivare il servizio, come volontario".
Nei giorni scorsi lo stesso giovane ha pulito il parco dell'Infanzia, a Pescara, in stato di degrado.