Bilancio, pacchetto per risanare sanità e conti

L'appello dell'assessore D'Amico

22 Settembre 2008   13:29  

Un pacchetto di proposte per il risanamento del servizio sanitario e del bilancio regionale e' stato annunciato stamane dall'assessore al Bilancio, Giovanni D'Amico. "Ritengo necessario per le forze politiche ed i gruppi consiliari fissare alcuni punti essenziali, essenziali anche per il governo che verra' eletto dalla consultazione elettorale" ha premesso l'assessore. Sul pacchetto di proposte presentate secondo l'assessore e' necessario "affidare subito alla Commissione Bilancio del Consiglio Regionale, in coordinamento con il Servizio del Bilancio della Giunta, il compito di lavorare ad un piano di riduzione, riqualificazione ed efficienza della spesa". L'assessore D'Amico propone anzitutto di riaccertare entro 30 giorni tutte le partite relative ai debiti delle Aziende sanitarie locali fino al 31.12.2006 che nominalmente ammontano a circa 1 miliardo di euro. Il volume dei debiti, che risultasse insussistente, concorrerebbe alla riduzione del disavanzo di 294 milioni di euro al 31.12.2007 che il Governo chiede di ripianare anche con maggiori imposte. L'assessore propone inoltre l'immediato avvio delle procedure di recupero degli 80 milioni di euro risultanti da prestazioni non appropriate e comunque per somme non dovute, rese da parte delle strutture private per gli anni 2005-2007, come certificato dalla commissione ispettiva e preso in considerazione dal tavolo di verifica e la conseguente ricontrattazione con il Governo della gestione finanziaria del disavanzo definitivo risultante, per evitare l'applicazione di maggiori aliquote fiscali, anche tenendo conto del ritardo dell'allungamento delle cartolarizzazioni e della riduzione relativa delle entrate fiscali indotta dalle stime del Ministero dell'Economia.

Per questo D'Amico propone la convocazione degli obbligazionisti in tempi rapidi per la ricontrattazione e l'allungamento delle cartolarizzazioni, il completamento della manovra di correzione per 38 milioni di euro della spesa sanitaria del 2008, la sottoscrizione di nuovi contratti con le strutture private accreditate, correggendo e superando ogni potenziale contenzioso, in quanto la stabilita' futura dei contratti e' ritenuta dal Ministero condizione essenziale per la credibilita' della Regione nel rispetto degli accordi. "A tale scopo - ha precisato D'Amico - e' essenziale che il Consiglio Regionale approvi con urgenza le procedure di accreditamento per le quali ha gia' ricevuto proposta dalla Giunta". Alla luce di tali provvedimenti si potra' chiedere al Governo il rinvio delle modalita' di copertura dei debiti pregressi solo a seguito della verifica dei debiti effettivi e conseguentemente contrattare con lo stesso Governo il pagamento del debito definitivamente accertato attraverso un prestito dilazionato, con oneri finanziari a carico del bilancio regionale, da coprire con fiscalita' futura e non aggiuntiva. "Ulteriori elementi di criticita' nell'ambito degli accordi sottoscritti tra la Regione Abruzzo ed il Governo sono stati introdotti dalla conversione in legge del decreto numero 112 del 2008 - ha proseguito l'assessore - con l'articolo 61 che al comma 19 abolisce la quota di partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per gli assistiti non esentati".


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