Bilancio regionale 2014, saltano i nervi tra Chiodi e D'Alessandro. Maxi emendamento alle porte

"La politica è pronta, ma gli uffici che ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo non hanno concluso l'esame degli emendamenti. Dobbiamo riaggiornare la seduta tra un ora e mezza".

E' quanto laconicamente affermato in aula dal presidente Nazario Pagano ai consiglieri che dopo dodici rinvii della seduta che deve approvare in extremis il bilancio, pensavano fosse la volta buona.

Terminata la comunicazione di Pagano, il capogruppo del PD Camillo D'Alessandro ha reagito con veemenza:
"Lei presidente - ha urlato - questa cosa non può venircela a dire ora. Dopo l'ennesimo rinviio. Se pensate di fare giochetti con gli emendamenti vi assumerete le vostre responsabilita'!''
Gli risponde sarcasticamente il Governatore Gianni Chiodi: ''Hai finito con la scenetta?''
"Tu sei la scenetta vivente! - risponde prontamente D'Alessandro - Le carte del bilancio ce l'avete date il 23 dicembre! Gli abruzzesi devono sapere cosa sta accadendo qui dentro!"

Quanto paventato da D'Alessandro è che la maggioranza potrebbe portare in aula un maxi-emendamento che farà decadere tutti gli emendamenti oggetto in questi giorni di trafelate trattative.

Spuntando cosi le armi, con un espediente di dubbia regolatità, all'opposizione che si appresta a fare ostruzionismo e mettendosi al riparo dal rischio di arrivare all'esercizio provvisorio che scatterebbe nel caso in cui non si riuscisse ad approvare il bilancio entro la mezzanotte del 31 dicembre.

"L'opposizione - assicura però il consigliere Pd Giovanni D'Amico - ha garantito alla maggioranza di non fare ostruzionismo in cambio dell'accoglimento dei nostri emendamenti volti a mettere più soldi nei capitoli lavoro, sociale e cultura. Io credo che in realtà sia la maggioranza a fare ostruzionismo a se stessa perche al suo interno che non si mettono d'accordo. I 10 milioni che intendono utilizzare per movimentare la spesa da un capitolo ad altri sono troppo pochi per accontentare tutti."