Bilancio regionale impugnato dal governo: Masci minimizza, l'opposizione urla allo scandalo

11 Marzo 2013   11:08  

Si annuncia per domani a palazzo dell'Emiciclo una seduta del consiglio regionale all'insegna dello scontro e delle polemiche.

Il detonatore sarà questa volta la decisione del governo di impugnare davanti alla Corte costituzionale sia la legge di bilancio che quella finanziaria.

Secondo il governo vi sono infatti norme che stanziano somme inesistenti, prive di copertura finanziaria.

Il riferimento nello specifico è al contributo di 26mila euro per il Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia (Crab) di Avezzano per aiuti sulla filiera lattiero casearia.

Al contributo di 45 mila euro per l’associazione On the Road di Pescara

I 50 mila euro stanziati per la gestione forestale sostenibile.

Ma soprattutto la scure del governo cade, contestando la mancanza di copertura finanziaria, sulla norma che prescrive aiuti per 300mila euro agli operatori della marineria di Pescara, messi in ginocchio dal vergognoso ritardo con cui si sta procedendo al dragaggio del porto canale.

Infine contestato l'utilizzo di 13 milioni di euro per la copertura di spese per i trasporti, stornati secondo il Governo dai fondi destinati al risanamento della sanità.

Attacca il consigliere Giovanni D’Amico del Pd:

''Chiodi il risanatore e la sua maggioranza di centrodestra sono ripartiti con le famose “leggi omnibus” di antica memoria, distraendo persino i fondi dal servizio sanitario regionale. Questa in sostanza è la censura del governo alla legge finanziaria per il 2013. Il governo di fatto chiarisce che in presenza di un pareggio “presunto” dei conti della sanità, la Giunta Regionale ha distratto fondi per finanziare senza copertura altre iniziative.

Oggi Chiodi, dopo aver desertificato lo sviluppo dell’Abruzzo con un presunto rigore contabile di stile ultramerkeliano, senza alcuna generazione di risparmio e di risorse orientabili allo sviluppo, sta lasciando briglia sciolta al “partito della spesa” della sua maggioranza in Consiglio, con misure estemporanee e clientelari, prive di copertura finanziaria, o con copertura derivata dagli avanzi “presunti” del servizio sanitario''.

Replica e minimizza l'assessore regionale al bilancio Carlo Masci:

''Nessun problema: la questione dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per 9 milioni di euro, su uno strumento economico complessivo di oltre 3 miliardi di euro, per la reiscrizione dei residui perenti si risolverà con una variazione di bilancio, come già comunicato dal presidente Chiodi al Governo stesso.

L’osservazione del Governo trae origine da una interpretazione restrittiva della sentenza 70/2012 della Corte Costituzionale riferita al Bilancio 2011 della Regione Campania. Ci saremmo preoccupati se il Governo ci avesse osservato la parte normativa che riduceva le tasse per 40 milioni di euro, ma così non è stato. L’Abruzzo, rimane l’unica Regione ad aver ridotto le tasse».

Sulla stessa linea l'assessore Mauro Febbo che rassicura sui fondi contestati che erano destinati alla marineria di Pescara.

''Va sottolineato che i fondi messi a disposizione per la marineria pescarese non sono stati né impugnati né corrono il rischio di non avere la copertura finanziaria. I 300.000 mila euro, invece, osservati dal Governo riguardano gli indennizzi diretti agli operatori commerciali che lavorano presso o per la marineria ed il Porto di Pescara''

 


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