Bisegna, cenni storici e turistici

02 Luglio 2012   13:28  

 Bisegna a 1210 m. s.l.m. ai piedi della montagna Grande, a circa Km. 82 dall’Aquila, sorse sulle rovine del castello marso Visinio distrutto nel 270 a.C. da Valerio Massimo, da cui Visignum e Versennia.
Fu feudo dei Piccolomini e dei Cesarini, conti di Celano.
Al centro storico del paese è possibile ammirare i resti di un’antica torre medioevale.
Anticamente, oltre ad avere funzioni di difesa, aveva funzioni di avvistamento e controllo del passo.
Edificata intorno ai sec. XIII-XIV, presenta un impianto apparentemente pentagonale, ma di fatto triangolare.
Nella parrocchiale di S. Maria Assunta si conserva un pregevole reliquiario del ‘400 di scuola sulmonese ed una croce processionale.
Nella frazione S. Sebastiano è possibile visitare la chiesa di S. Gemma e la chiesa di San Pancrazio.
  Nelle vicinanze, in mezzo al bosco, è situata la chiesetta di S. Giovanni, del 1530, ed una fontana da cui, secondo la leggenda, uscirebbe un’acqua miracolosa, capace di guarire da malattie come la scabbia, frequente nei tempi passati, e di far trovare marito in breve tempo alle ragazze che vi si bagnano.
Da Bisegna, come da altri comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, partono itinerari segnalati che guidano i visitatori alla scoperta dei suggestivi ambienti di quella che è la zona più verdeggiante d’Abruzzo


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