Sono giorni di caos per il trasporto pubblico a Pescara, in conseguenza della querelle che da qualche tempo si trascina tra la Gtm ed i propri autisti, con gli utenti nelle vesti di attori marginali.
Tra l'azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo adriatico e centri limitrofi è infatti scattata una vertenza, originata dallo spostamento di alcuni autisti dalla tratta urbana a quella Penne-Pescara. Parallelamente, è scattata anche la protesta degli autisti: astensione dagli straordinari, niente più corse bis e, come diretta conseguenza, autobus sempre più stracolmi di gente.
Risultato: gli utenti del tragitto Penne-Pescara, inferociti per i disagi, sono in taluni casi persino arrivati a rivolgere improperi all'indirizzo degli autisti, "rei" di esercitare un loro diritto applicando alla lettera il regolamento. "Tra il servizio urbano e quello della tratta Penne-Pescara c'è notevole differenza" - ha affermato nel motivare la protesta Patrizio Gobeo, coordinatore della Filt Cgil - "ed i nuovi addetti al trasporto non hanno adeguata conoscenza per quanto concerne le coincidenze e gli interscambi. Quanto ai mancati straordinari ed alle mancate corse bis, sono una conseguenza del nostro stato di agitazione".
Al fine di tentare di risolvere la situazione, in mattinata si è tenuto un vertice tra i sindacati, la direzione dei trasporti regionali ed il consigliere delegato alla presidena della Regione Camillo D'Alessandro, in attesa di un successivo incontro in programma in prefettura il prossimo martedì.