Boldrini, Premio Strega restituisca il valore della cultura ai giovani

10 Giugno 2014   07:54  

"L'anno scorso si e' registrata una grave contrazione del numero dei giovani lettori che sono passati dal 57,9 per cento del 2012 al 52,1 del 2013". Lo ha sottolineato la presidente della Camera, Laura Boldrini, alla cerimonia di proclamazione del vincitore della prima edizione del Premio Strega Giovani. 
"Tutto questo non deriva soltanto dalla crisi economica degli ultimi anni, sarebbe semplicistico pensarlo, ma anche dall'affermarsi nella societa' di modelli di riferimento per i giovani che hanno tolto valore alla cultura e alla conoscenza ed hanno esaltato al contrario la logica del puro apparire (basta essere in tv per contare), del guadagno facile (la scorciatoia), dell'individualismo piu' sfrenato ("ce la faccio io, degli altri non mi interessa"), ha aggiunto. 
"Si tratta di una situazione che va assolutamente cambiata", ha detto ancora. 

Una situazione "che va affrontata con azioni capaci di ridare fiducia e speranza alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi. Ognuno deve fare la propria parte, anche le istituzioni per quello che possono", ha rilevato Boldrini. "Gli effetti della lunga crisi economico finanziaria, della quale non si vede ancora la fine, hanno messo a dura prova la tenuta sociale del paese", ha osservato ancora la presidente della Camera. Dopo aver ricordato che "e' nella Roma da poco liberata che nacque il premio Strega" ed aver invitato a immaginare "cos'era, la Roma di quegli anni: il livello di sopraffazione, la fame", Boldrini ha proseguito: "Penso che anche oggi abbiamo un grande bisogno di ritrovare lo slancio e la passione civica che contrassegnarono quegli anni". 
"Non vi sono infatti da registrare solo le conseguenze di carattere materiale, sotto forma di minore ricchezza da distribuire, di declino dell'occupazione, di aumento delle situazioni di disagio e di vera e propria poverta'. Sono forse ancora piu' gravi i danni arrecati al nostro capitale umano, a quanto di piu' prezioso possiede un paese per assicurarsi un futuro di progresso non solo economico ma anche civile", ha detto ancora la terza carica dello Stato. "E il cuore di questo capitale umano e' costituito dai nostri giovani - ha proseguito Boldrini - sono proprio loro che rischiano di essere i piu' penalizzati dalla crisi: l'assenza di prospettive nutre spesso nelle nuove generazioni sentimenti di rinuncia e sfiducia. Ne sono un indice molto preoccupante l'aumento dei cosiddetti Neet, i giovani che sono esclusi sia dal mondo del lavoro che dai percorsi di formazione, o, per altro verso, la crescita del numero di giovani che si trasferiscono all'estero in cerca di occupazione. Questo l'ho potuto amaramente constatare anche nella mia recente visita negli Stati Uniti. La nostra migrazione 2.0 che annovera ricercatori e scienziati, persone capaci di dare enorme impulso. E' stato per me - ha concluso - un misto di soddisfazione, per le loro qualita', e di rabbia, per non poter dare loro quello che meriterebbero".


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