"Qualche quota di rischio va presa altrimenti non riapriremmo mai". Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ospite di Omnibus su La7
"Io non ho fatto pressioni per riaprire, o ci fidiamo delle valutazioni del Comitato tecnico scientifico e del ministro della Salute o cambiamo mestiere. Io non sono un epidemiologo o un virologo. La differenza non la fanno 3, 4 giorni in meno. Se ci avessero detto di aspettarli lo avremo fatto". "I numeri – prosegue – dicono che la curva è al ribasso, perfino in Lombardia. Soprattutto per quanto riguarda gli accessi in pronto soccorso di contagiati, che sono i dati che contano.
Qualche quota di rischio va presa sennò non riapriremo mai, ma bisogna mandare tutti i dati a Roma ogni giorno e analizzare la situazione, tenendosi pronti a operare delle restrizioni se la curva dei contagi cambia".