03 Febbraio 2011 12:55
Paolo Bonolis, intervenuto ieri ai microfoni di Radio Ies, ha fatto il punto sulla situazione generale della tv italiana, tracciandone un quadro poco lusinghiero: "Non è un periodo felice per la televisione italiana, ma non è mai un punto di non ritorno. Quando io sono andato sopra le righe l’ho sempre detto, ho sempre avvertito. Facevo varietà. Quella che vediamo adesso è la realtà. Un paese sano espellerebbe quello che stiamo vedendo. Evidentemente tanto sani non siamo. Però la televisione gridata non fa gli ascolti previsti, anzi: quelli che strepitano ormai se li filano in pochi. Si può fare televisione pessima con grandi ascolti o buona televisione con pochi ascolti. Ultimamente vedo pessima televisione con pochi ascolti.".
Nonostante il contenuto di tali dichiarazioni sia assolutamente condivisibile è difficile non ricordare che colui che fa la predica deve le sue fortune anche a programmi graditi al pubblico, ma decisamente trash, come "Ciao Darwin". Comunque, il buon Paolo ha continuato la reprimenda: "La tv è stata invasa da quel mondo mediocre che ha invaso anche la politica. C’è tanta gente mediocre che vuole avere gli stessi privilegi di chi la televisione la sa fare. C’è gente che fa televisione solo per dire ‘faccio televisione’. Ma quella non è televisione. Noi stiamo lavorando alla nuova edizione de ‘Il senso della vita’, che andrà in onda in prima serata. Credo che sarà una buona televisione quella che farà Canale 5: felice di poter proporre la quinta edizione del programma e di poterlo fare non in orari da licantropi. Non è una trasmissione ‘da ascolti’, ma offrirà tanto altro.".
In conclusione, il conduttore si toglie qualche sassolino dalla scarpa rimasto lì dall'esperimento "Serie A", il "90esimo minuto" di casa Mediaset: "Faceva il 28%, fu considerato un insuccesso e mi allontanarono. La casta dei giornalisti sportivi non digerì il mio inserimento. Ma me l’avevano chiesto loro! Fui allontanato, il programma scese al 18%, e allora fu considerato un successo".
Fate quello che il Bonolis dice, ma non fate quello che il Bonolis fa!
Francesco Balzano
