Borsacchio, Rapagnà: "Provincia nomini subito l'organo di gestione"

30 Aprile 2012   11:33  

Il Comitato Città per Vivere di Roseto chiede alla Amministrazione Provinciale di Teramo di procedere alla nomina dell'Organo di Gestione della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio in attuazione della Delibera della Giunta Regionale n. 1153 del 27 novembre 2008 con la quale la Regione Abruzzo ha affidato alla Provincia di Teramo la gestione della Riserva i cui confini sono stati chiaramente e definitivamente stabiliti con Legge Regionale del 1 ottobre 2007, n. 34.

"La mancata nomina dell'Organo di Gestione con la contestuale sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo le strade di accesso alla Riserva - dice Pio Rapagnà - dimostra aldilà di ogni ragionevole dubbio che le forze politiche cui appartengono i Consiglieri regionali Rabuffo, Ruffini e Venturoni hanno consapevolmente operato in questi 7 anni per “ostacolare” e per “impedire” l'attivazione e la operatività della Riserva.

Come si può, infatti, chiedere per via legislativa la riperimetrazione e lo stravolgimento dei confini e, addirittura, l'abrogazione di una Riserva che gli stessi proponenti ed i loro amministratori locali di riferimento hanno fatto di tutto per non rendere esistente, visibile e fruibile, nonostante avessero tutti il dovere di rispettare e fare rispettare una legge della Regione Abruzzo di cui sono i rappresentanti istituzionali?

I Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova, che hanno chiesto al Consiglio regionale la istituzione della Riserva e accettato di farvi parte, dovevano provvedere sin dal 2005 alla sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo le strade di accesso alla Riserva e all'insediamento dell’Organo di gestione: quali sono i motivi per cui da allora non l'hanno fatto?

La Giunta Regionale ha dovuto più volte constatare che il Consiglio Comunale di Roseto, nonostante la notifica di atti di messa in mora da parte di Associazioni ambientaliste e della stessa Amministrazione regionale, non ha adottato il Piano di Assetto Naturalistico, a causa della presenza al suo interno e sul territorio di tutta una serie di conflitti di interessi che, con le proposte di riperimetrazione gettate sul piatto negli ultimi tre anni, vengono confermati e “sanati”.

Compirebbero un atto di grande responsabilità costituzionale e di rispetto delle regole democratiche che stanno alla base del funzionamento delle Istituzioni e della coesione sociale, se i Consiglieri regionali Rabuffo, Ruffini e Venturoni ed i loro rispettivi Gruppi Consiliari, rinviassero in Commissione le loro Proposte di Legge per dare modo e tempo al Presidente della Provincia Valter Catarra ed ai Sindaci di Roseto e Giulianova Enio Pavone e Francesco Mastromauro di procedere di comune accordo alla nomina dell'Organo di Gestione, anche pro-tempore, della Riserva.

In caso di reiterata omissione, il Presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi, avrebbe il dovere di intervenire e provvedere direttamente, con i poteri sostitutivi concessi dalla legge, prima della prossima seduta del Consiglio regionale".


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