Bozza della Legge per la ricostruzione: tassa di scopo, nuova governance, assunzioni e altre novità

Molte le novità nella bozza della nuova legge per la ricostruzione aquilana, che è allo studio del ministero e del comitato ristretto. Le cui linee guida erano state comunque anticipate nelle ultime settimane.

Come ha promesso Barca la proposta di legge, dall'eloquente dicitura ''Disposzioni per accelerare la ricostruzione nel territorio della Regione Abruzzo colpito dal sisma del 6 aprile 2009'', dovrà diventare legge entro l'estate.

A questo LINK il documento completo. Di seguito, intanto, una sintesi dei suoi contenuti salienti. 

Lo stato dell'emergenza cessa il 31 agosto 2012. Il 15 settembre cessano dalle loro funzioni il commissario delegato per la ricostruzione ''con tutti gli uffici, le strutture, le commissioni, organismi di supporto''.  Non sono previsti allargamenti del cratere sismico. 

A partire da quella data l'amministrazione ordinaria della ricostruzione passa a Regione Abruzzo e agli enti locali sulla base delle competenze previste dagli articoli 117 e 118 della Costituzione. 

Ma saranno istituiti anche due Uffici speciali di coordinamento, uno per la Città dell'Aquila, l'altro per gli altri comuni del cratere sismico.

Queste le competenze: ''promozione e assistenza tecnica della qualità della ricostruzione, garantire standard informativi, monitoraggio dei processi di ricostruzione''. Ma soprattutto i due uffici cureranno ''l'istruttoria delle richieste di contributo'', con particolare riferimento alla congruità edilizia, urbanistica ed economica, fino ad iggi ambito di competenza della contestatissima filiera Cineas Reluis. 

I due uffici, che saranno istituiti a seguito di un intesa tra Comuni Regione e Governo, avranno una dotazione di personale a pari a di 50 unità ciascuno,  di cui massimo la metà a tempo indeterminato.

Saranno poi prorogati i contratti a tempo del personale impiegato in Regione Province e Comuni, a seguito delle ordinanze post-sismiche. 

E sono previste altre assunzioni a tempo indeterminato in deroga alle leggi vigenti, per i Comuni del cratere. In tutto 250 unità, con concorso pubblico.

Di essi 100 posti saranno ad appannaggio di ingegneri e architetti, requisiti richiesti l'esperienza maturata nella ricostruzioni post-sismiche, ma anche l'esperienza maturata nella struttura commissariale e negli enti locali del cratere sismico aquilano. 

All'articolo 5 si fisssano i criteri della buona ricostruzione. In particolsare si esplicita l'opzione della sostituzione edilizia,ovvero la possiblità da parte di un cittadino di cedere la sua casa al Comune nel centro storico ''ai fini della sua demolizione o ampliamento di spazi pubblici'' e ricostruirsene un'altra più grande in periferia, si ipotizza nella bozza del progetto di legge, del 130%.

All'articolo 6 si pongono limiti agli appetiti delle ditte. che non potranno accettare commesse il cui valore, superi la somma del fatturato degli ultimi due anni. Non si possono poi subappaltare attività per un valore superiore al 20% del valore contrattuale. 

Gli eredi acquisiscono il diritto ai contribuiti per la ricostruzione.

E ancora: le cariche elettive e politiche del comune dove sono ubicate le opere finanziate, sono incompatibili con quella di progettista, direttore dei lavori, collaudatore, presidente di consorzio, amministratore di condominio.

Si pone un termine di 180 giorni per l'approvazione dei piani di ricostruzione.  trascorso tale termine si procederà con la normativa in vigore, soprattutto le ordinanze della presidenza del Consiglio dei ministri.

Infine all'articolo 7 viene prevista un qualcosa che somiglia molto alla tanto invocata tassa di scopo: nel fondo della ricostruzione confluiranno ''le risorse derivanti dall'aumento, fino al 31 dicembre 2027, dell'aliquota dell'accisa della benzina'' pari a 0,2 centesimi al litro.

Del resto da recenti calcoli mancherebbero dai 6 agli 8 miliardi per finanziare la prima fase della ricostruzione. 

Commi e d articoli che dovranno essere inserti infine nel progetto di legge, riguarderanno le seconde case, attività produttive centro storico, indennizzi forfettari, dimostrazione di solidità finanziaria delle imprese, e loro requisiti.