Bracco (ex M5S), doveroso restituire 70% indennità

13 Giugno 2015   10:07  

"Cinque personal computer di ultima generazione donati alla biblioteca comunale di Roseto degli Abruzzi. Poco meno di tremila euro - ha detto il consigliere regionale Leandro Bracco - spesi con piacere al fine di rendere un servizio utile e concreto alla collettivita'".

Questa mattina, nell'ambito di una conferenza stampa che si e' svolta presso la biblioteca comunale di Roseto e alla quale hanno preso parte il sindaco della citta' teramana Enio Pavone, il vicesindaco e assessore alla Cultura Maristella Urbini e la direttrice della biblioteca comunale Maria Antonietta Marinaro, Bracco, ex 5 stelle e ora al gruppo Misto ha presentato l'iniziativa di cui si e' fatto promotore.

Preceduto dagli interventi di Pavone e Urbini che hanno elogiato e sottolineato la sensibilita' e il notevole riguardo che Bracco ha dimostrato tramite il suo gesto nei confronti delle necessita' della collettivita', lo stesso Leandro Bracco ha toccato, con il suo intervento, varie tematiche.

"Pur non avendo piu' alcun obbligo di restituzione di buona parte dell'indennita' che ogni mese ricevo dal Consiglio regionale considerato che dal Movimento 5 stelle sono stato espulso, ritengo comunque doveroso, soprattutto a livello morale, restituire il 70% circa dello stipendio che ogni mese ricevo affinche' venga finanziato e concretizzato il maggior numero possibile di opere di bene. Ognuno dei 31 consiglieri regionali abruzzesi si mette in tasca mensilmente circa 9mila euro netti. Questa cifra - ha osservato l'esponente politico - e' vergognosamente alta ma soprattutto e' un vero e proprio pugno in faccia alle migliaia di persone che, oramai da anni a causa di una devastante crisi economica che pare non voglia avere mai termine, hanno difficolta' a mettere insieme il pranzo con la cena. Per non parlare poi delle decine di migliaia di giovani che pagherebbero oro per avere un posto di lavoro che permettesse loro di essere artefici di una vita dignitosa e di costruirsi un futuro all'insegna non della precarieta' ma della stabilita'. Per questo motivo - ha spiegato - ho deciso che ogni trenta giorni mettero' da parte il 70% dell'indennita' complessiva di consigliere regionale (pari a circa 6mila euro netti) affinche' venga data concretezza al maggior numero possibile di opere di bene. Il gesto di donare 5 pc alla biblioteca comunale di Roseto degli Abruzzi e' solamente la prima di una lunga serie di iniziative di cui mi faro' promotore. Per Bracco "La classe politica che governa il Paese ha estrema necessita', sin dai piccoli Comuni fino ad arrivare a Camera e Senato, di amministratori che alle parole facciano seguire i fatti. Il Paese, mai come in questo particolare e delicato periodo storico, sente il bisogno impellente di avere una classe politica che innanzitutto sia in grado di dare il buon esempio. Io, nel mio piccolo, a partire dalla giornata di oggi, iniziero' a percorrere questa strada: la strada del pragmatismo e del mettermi a disposizione della collettivita'. Senza se e senza ma. Il tutto per dare concretezza nella maniera piu' autentica e cristallina possibile a uno dei cardini della Carta Costituzionale, l'articolo 54: 'I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore'. Gli ex colleghi del Movimento 5 stelle mi accusano di essermi fatto appositamente espellere perche', a detta loro, avevo il fine di tenermi ogni mese in tasca il malloppo di 9mila euro? Le chiacchiere stanno a zero. Parlano i fatti. Certi soggetti, prima di fare il mio nome - ha affermato infine Bracco - dovrebbero fare una cosa semplice semplice: sciacquarsi la bocca".


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