Brasile 2014, Tutti Contro Balotelli Che Si Sfoga Su Twitter: "I Negri non mi avrebbero scaricato!"

Albertini rincara la dose: "Meriti l'azzurro, o ci sono altri"

26 Giugno 2014   12:26  

Il capriccioso Balotelli, l'evanescente Immobile, i 'narcisi' Cerci e Insigne.

Contro di loro, ma soprattutto contro SuperMario - giunto in Brasile come star assoluta degli Azzurri e rivelatosi un flop - si scagliano i campioni del Mondi di Berlino 2006 Gigi Buffon e Danieie De Rossi.

Rifondare tutto? Siamo arrivati secondi agli Europei e terzi in Confederation Cup: ci vuole serenita' e lucidita' nei giudizi. Si sente dire spesso che c'e' bisogno di ricambi, che tizio e' vecchio e che Caio e' vecchio. Poi, quando c'e' da tirare la carretta, i Pirlo, i De Rossi e i Buffon sono sempre in prima fila. Bisogna dare i meriti a chi li ha acquisiti sul campo, non per quello che si e' stati ma per quello che siamo ancora. In campo, del resto, bisogna 'fare' e i 'senatori' hanno fatto

afferma Buffon

Il numero uno dell'Italia dunque difende i 'senatori' e, fra le righe, ha gettato piu' di un'ombra sul rendimento di alcuni giovani, con Balotelli in prima fila.

Gli fa eco De Rossi:

Bisogna fare analisi con calma e con lucidita'. Si rischia di sottolineare ora cose che contano meno di quanto si creda. E' importante non cercare alibi. Ci sono state certamente componenti che hanno condizionato il risultato, come il caldo o l'arbitraggio negativo, ma non dobbiamo appellarci a queste.

Poi l'affondo contro SuperMario:

Dobbiamo dimenticare in fretta; anzi mi correggo: dobbiamo tenere bene in mente tutto e ripartire dagli uomini veri. Non dalle figurine o dai personaggi: questi non servono alla Nazionale. Sottoscrivo ogni virgola del concetto espresso da Gigi Buffon.

dice Daniele De Rossi.

Puo' farci bene ragionare su quanto espresso dal capitano, da uno dei portieri piu' forti di tutti i tempi. Questo non perche' sono fra quei quattro veterani che Gigi ha 'salvato' ma perche' e' vero che noi incarniamo lo spirito giusto ed e' altrettanto vero che noi ci mettiamo sempre la faccia. Chi non si sente di infondere lo stesso impegno, chi non ha la stessa passione rimanga a casa

ha aggiunto De Rossi. Parole che suonano come una bocciatura di Balotelli.

Bocciatura che poche ore prima era stata ufficializzata dallo stesso Cesare Prandelli. Parlando della sostituzione di Balotelli tra il primo e il secondo tempo, il ct ha spiegato:

Lo considero importante, ma deve dare piu' garanzie sul piano della tranquillita'. Non riesci mai a capire se e' sereno o no. L'ho tolto a fine primo tempo proprio perche' era ammonito e io avevo paura di restare in dieci

E l'Italia si è trovata subito in difficoltà

Il calcio azzurro insomma processa Balotelli.

Anche Demetrio Albertini, vicepresidente Figc, sul volo di ritorno della nazionale da Rio, ha rincarato la dose contro Balotelli:

Balotelli dovrà dimostrare di meritare l'azzurro, oppure ci saranno altri... Non e' vero che ha più colpe di altri, ma il talento è una 'missione' e va messo al servizio della squadra. Deciderà il nuovo ct. La gestione del gruppo prescinde dai singoli.

Poi invita Pirlo a ripensare al ritiro:

Non so se la nazionale potrà ripartire con o senza Balotelli: so che deve ripartire da Pirlo!

E la risposta di Pirlo è stata repentina:

Se il nuovo ct riterrà che serve il mio apporto, verrò sempre volentieri!

Tutti contro SuperMario insomma!

Non bastavano le critiche di Buffon e De Rossi ed i messaggi postati dai tifosi, ora anche il peso delle critiche di Albertini.

L'episodio chiave nell'intervallo di Italia-Uruguay che ha portato a questa rottura?

Balotelli è rientrato borbottando, trascinando nello spogliatoio il nervosismo che lo aveva condotto all'ammonizione e lo aveva reso inconcludente. Prandelli ha provato a dargli l'ultima chance (''se non cambi atteggiamento, dopo 10' sono costretto a farti uscire''), a quel punto sono intervenuti anche alcuni 'senatori'. Fidatevi di me, lasciatemi perdere, borbottava Balotelli. ''Stai zitto'', la replica di Prandelli, che a quel punto ha capito. E infatti al rientro in campo il centravanti su cui l'Italia aveva puntato tutto era rimasto in panchina, solo in un'angolo, in campo c'era Parolo.

Così quel cambio è diventato l'epilogo di una frattura. Perchè le leggi non scritte del calcio possono accettare la mancanza di qualità, le bizze in ritiro, gli isolamenti, la twittomania: ma non la mancanza di 'compromiso' - per dirla con Camoranesi - di impegno in campo.

Anche per questa accusa della squadra, il giorno dopo il borbottio di 'SuperMario' e' diventato un lungo messaggio su twitter e Instagram.

Tutto di fila, senza tirare il respiro, senza punti nè virgole:


 

Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano . L ho voluto fortemente perché sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste arrabbiato deluso con me stesso . Si magari potevo fare gol con la costa rica avete ragione ma poi? Poi qual'è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente.( a livello caratteriale) quindi cercate un'altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro " fratello" . MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero?


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