A Pescara duplice maltrattamento verso gatti randagi scuote la comunità: Procura attiva, associazioni offrono ricompensa e cittadini chiamati a collaborare.
A Pescara si è aperta un’inchiesta della Procura dopo il rinvenimento di due gattini randagi uccisi con ferocia in via Pian delle Mele, abbandonati in condizioni terribili. Le telecamere di sorveglianza localizzate nella zona sono considerate strumenti chiave per ricostruire l’atroce dinamica. Il Comune ha annunciato la sua intenzione di costituirsi parte civile nel processo. Negli ultimi giorni, inoltre, si registrano quattro gattini scomparsi e un altro deceduto per possibile avvelenamento, circostanze che alimentano il sospetto che un soggetto residente nei paraggi possa essere coinvolto.
L’associazione LAV ha condannato con fermezza l’accaduto: «Feriti con brutalità, privati dell’esistenza in un gesto di insensata crudeltà», ha dichiarato Danila Dicintio, responsabile LAV Pescara, annunciando possibili interventi legali tramite l'Ufficio Legale dell’associazione.
A dare sostegno alla denuncia, anche LNDC Animal Protection, che chiede l’acquisizione dei filmati video e sollecita la collaborazione dei cittadini: «Ogni dettaglio, persino minimo, può essere decisivo per la giustizia», ha affermato la presidente Piera Rosati.
Anche AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha sporto denuncia, definendo il caso «un atto criminale da film dell’orrore», e ha promosso una ricompensa di 500 euro per chi fornirà informazioni utili alle forze dell’ordine.
Le reazioni istituzionali hanno coinvolto l’assessore comunale alla tutela animali, Massimiliano Pignoli, che ha definito il gesto «orribile e inspiegabile», annunciando la volontà dell’amministrazione di costituirsi parte civile nel procedimento.