Bruxelles: il Consiglio comunale dell'Aquila approva documento per Zona franca

29 Novembre 2011   15:51  

Il Consiglio comunale, riunito nella capitale europea, ha approvato un documento in sostegno all'istituzione della zona franca urbana per la citta' dell'Aquila. In particolare l'assemblea ha deliberato "di impegnare le istituzioni italiane a porre in essere tutte le azioni finalizzate al rapido perfezionamento dell'iter volto al'istituzione della zona franca urbana nell'ambito territoriale della citta' dell'Aquila, di provvedere - come recita ancora il documento - l'incremento delle risorse individuate, da coordinarsi con gli aiuti di Stato e con gli ulteriori strumenti di programmazione disponibili, di assicurare l'accesso ai benefici previsti anche alle imprese gia' operanti sul territorio, di annoverare tra i possibili destinatari anche i professionisti, sia in ragione degli effetti negativi della situazione emergenziale post sisma, sia ai fini di poter incrementare l'occupazione nelle attivita' intellettuali, tecniche e amministrative".

Il Consiglio ha deliberato inoltre "di impegnare il sindaco e la giunta comunale a sostenere con ferma decisione le attivita' volte a realizzare con ogni possibile urgenza le azioni finalizzate all'iniziativa consiliare".

"Al fine di concorrere alla ripresa e allo sviluppo economico - recita il documento in premessa - e' fondamentale incentivare gli investimenti produttivi, l'incremento occupazionale e contenere la spinta ai flussi migratori della citta' connessi alle disastrose conseguenze cagionate dal sisma. Con la legge cosiddetta sul Terremoto (2 giugno 2009, n. 77), per rafforzare e rivitalizzare il tessuto economico della citta' dell'Aquila, che manifesta preoccupanti fenomeni di degrado urbano e sociale, e' stata prevista la possibilita' di istituire una Zona franca urbana, quale fondamentale strumento di importanza strategica per fronteggiare la persistente situazione emergenziale e che le agevolazioni dovranno e interessare per quanto possibile anche le imprese gia' operanti sul territorio. Il Ministero dell'Economia e quello delle Politiche sociali hanno determinato le condizioni relative alla Zona franca urbana, che il Governo ha proposto alla Commissione europea.

Il sistema della zona franca - si legge ancora nel documento - nel grave contesto determinato dal sisma andrebbe individuato, ove possibile, in deroga al parametro abitativo anche alla luce del nuovo assetto socio-demografico-territoriale venutosi a delineare e che debba ineludibilmente considerare anche le categorie non direttamente ricomprese tra i beneficiari quali ad esempio i professionisti, che risentono degli effetti negativi della situazione post sisma senza, per contro, poter usufruire degli aiuti previsti in favore delle imprese".

ZONA FRANCA, BOTTA E RISPOSTA SASSOLI-DE MATTEIS

"Lo strumento della zona franca urbana (Zfu) e' certamente importante per L'Aquila - ha dichiarato l'europarlamentare David Sassoli - e per questo, insieme con altri colleghi, assicuro il mio sostegno. Rispetto alla mia visita all'Aquila, vorrei chiarire che non sono venuto per fare polemica, ma per contribuire a un risultato. Per questo mi dispiace che un vice presidente del Consiglio regionale abbia innescato lui delle polemiche. La zona franca e' un aiuto fiscale ad imprese piccole e medie che vogliono investire e verso le quali si prevedono agevolazioni. Invece credo che nelle attese e nella polemica che si sono alimentate in questi anni, anche da parte dell'ex Governo, ci siano state informazioni poco chiare. Sono rimasto colpito quando i funzionari europei mi hanno chiesto come mai la citta' dell'Aquila chiedeva la zona franca quando vi e' un provvedimento, come il 'de minimis', che puo' essere adottato dalle autorita' italiane indipendentemente rispetto all'Europa. In quel momento - afferma Sassuoli - ho compreso che c'era stato un grande equivoco. Se il Governo italiano avesse spiegato come stavano le cose e' chiaro che le autorita' locali si sarebbero attivate subito per ottenere questo provvedimento, che non esclude la promozione contemporanea dell'iter per la zona franca. Il 'de minimis', dunque, che e' un beneficio importante, avrebbe dovuto essere introdotto da molto tempo, promuovendo al contempo la zona franca, con i tempi e l'iter che l'Europa richiede. Non capisco le polemiche - ha proseguito l'onorevole Sassoli - Io ho semplicemente affermato che la richiesta di zona franca era stato presentata il giorno prima del mio intervento all'Aquila, e su questo non c'e' da discutere perche' e' un dato di fatto. Lo dico ancora con chiarezza. Basta con le polemiche. Vediamo di lavorare in Europa per quello che l'Europa ci puo' dare ma cerchiamo di ottenere, nello stesso tempo, cio' e' nelle competenze delle autorita' italiane. Con il Governo attuale, che ha un profilo molto europeo e qualificate competenze in Europa, le istituzioni locali possono e devono dialogare. Propongo di istituire - ha concluso l'europarlamentare - l'istituzione, qui a Bruxelles, di un tavolo permanente, perche' la citta' dell'Aquila avra' bisogno delle risorse europee ancora per molte tempo. Occorre dunque istituire qui un tavolo tecnico e politico che aiuti il lavoro che dovete portare avanti".

"Dopo due anni di assenza e di disinteresse, l'On. Sassoli scopre l'importanza della Zona Franca Urbana all'Aquila". Lo afferma il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. "E' incredibile che tale parlamentare venga all'Aquila polemizzando su presunti ritardi e mancata informazione, facendo propaganda su argomenti importanti per la città - rileva De Matteis - La risposta alle sue polemiche inutili e elettoralistiche è doverosa, poiché le sue affermazioni sui ritardi e le modalità risultano false alla luce degli atti e delle lettere intercorse tra il Ministero dello Sviluppo economico, la rappresentanza diplomatica italiana a Bruxelles e la Direzione generale della Concorrenza della UE. Documentazione questa che testimonia il rispetto dei tempi sul lungo iter, iniziato due anni fa su proposta delle autorità europee e che i parlamentari italiani del PD hanno condiviso, votandolo in Parlamento. Quanto al de minimis - precisa il Vice Presidente - ancora una volta siamo costretti a invitare l'On. Sassoli a migliorare le sue informazioni, perché questo aspetto della Zona Franca Urbana è di fatto ricompresso all'interno della misura stessa. Mentre, la quota da riservare alle nuove aziende entro i 200mila euro, al fine di non creare concorrenza sleale con l'esistente e ampliare la platea degli utenti, è il frutto degli incontri tenutisi a Bruxelles tra il Ministero dello Sviluppo economico, la rappresentanza diplomatica italiana, la Direzione generale della Concorrenza, che fa capo al Commissario Almunia e la Regione Abruzzo. Tutto ciò - conclude De Matteis - è avvenuto nella totale assenza da parte di soggetti che oggi, improvvisamente, scoprono un nuovo interesse elettorale per il problema. E', infatti, stupefacente che il Sen. Marini, i gruppi consiliari del PD al Comune dell'Aquila e in Regione, sia pure sollecitati, non abbiano mai avvertito la sensibilità e l'esigenza di chiamare in causa chi oggi come Sassoli e altri si fa paladino di una vicenda già avviata a conclusione".

GLI INTERVENTI DI MERCEDES BRESSO E GIANNI PITTELLA

 "Questa e' la casa delle Regioni Europee - ha dichiarato l'onorevole Mercedes Bresso, presidente della Conferenza delle Regioni al Parlamento europeo - e per noi e' importante accogliere le collettivita' e aiutarle a inserirsi nelle politiche comunitarie. L'obiettivo e' quello di far si' che le citta' e le regioni europee conoscano in maniera approfondita il funzionamento delle istituzioni europee per sfruttarne al meglio le potenzialita'. In questo senso dovete sapere - ha concluso l'onorevole Bresso -che, qui in Europa, avete in me un'amica della citta' dell'Aquila, da sempre vicina al suo dramma, che e' poi il dramma di una citta' tra le piu' suggestive e le piu' culturalmente vivaci in Italia. Assicuro pertanto il mio sostegno per quanto l'Europa possa fare per aiutare il capoluogo d'Abruzzo a risollevarsi".

"Per me e' un grande onore - ha dichiarato l'europarlamentare Gianni Pittella - poter portare il mio saluto al Consiglio comunale dell'Aquila, qui riunito in maniera solenne. E' giusto che vi riferiate a noi, come Parlamento europeo, in maniera propositiva. Mi ritengo un vostro rappresentante e, come tale, ho cercato di portare avanti strumenti e risposte dell'Ue alla drammatica emergenza nella quale la vostra citta' e la vostra provincia sono cadute dopo il terremoto. L'Unione europea ha attivato il fondo di solidarieta', in maniera bipartisan, e, per quanto riguarda la zona franca, pur nel rispetto delle competenze, che sono del Governo e delle Regioni, abbiamo svolto un'azione politica di supporto all'iniziativa e di informazione e sensibilizzazione. Quando sono venuto al'Aquila con l'onorevole David Sassoli avrei voluto portare una buona notizia. La verita', tuttavia, e' che c'e' stato un lungo iter. La Commissione europea in un primo momento aveva giudicato lo strumento della zona franca urbana non adeguato e ne aveva suggeriti altri. Da Governo e Regione non ci sono state risposte a questa osservazione, se non la reiterazione della richiesta, con controdeduzioni da parte della stessa Regione, pervenute lo scorso 23 novembre. Questa e' la situazione reale. Se qualcuno dice che la zona franca e' stata approvata, dunque, dice una cosa non vera. Per quanto riguarda le nostre competenze - ha concluso l'onorevole Pittella - riteniamo un nostro dovere insistere per ottenere la zona franca urbana all'Aquila". 


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