Il Pm Giampiero Di Florio ha firmato l'avviso di conclusione delle indagini che vede in totale 20 persone indagate ed una società. Tra esse figurano il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma, Lorenzo Sospiri, all'epoca coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale, Luigi Marchegiani, all'epoca dei fatti capogruppo di Forza Italia al comune di Montesilvano, Corrado Carbani, all'epoca dei fatti assessore, ed alcuni partecipanti al concorso. Cordoma e Sospiri devono rispondere di rivelazione di segreto d'ufficio, concorso in tentata truffa aggravata e concorso in induzione al falso.
L'OPPOSIZIONE CHIEDE LE DIMISSIONI DI CORDOMA
I Gruppi consiliari della minoranza al Comune di Montesilvano, dopo l'ennesimo "capitombolo" della maggioranza di centro-destra, guidata dal sindaco Cordoma, verificatosi ieri sera durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, quando e' venuto a mancare, per la seconda volta consecutiva, il numero legale a seguito dell'assenza di numerosi consiglieri della maggioranza (appartenenti ad interi gruppi consiliari, quali UDC e Rialzati Abruzzo), "chiedono ancora una volta, a gran voce, - scrivono in una nota - le dimissioni del sindaco e della sua giunta prima che riescano a fare ulteriori danni alla nostra citta', per colpa della loro fallimentare gestione". "Non essere in grado di mantenere il numero legale in un Consiglio comunale - accusa la minoranza - dimostra una mancanza assoluta di capacita' amministrativa e rende palese la litigiosita' tra forze politiche che non sono coalizzate per l'attuazione di un programma condiviso, ma solo ed esclusivamente per rafforzare posizioni personali dei singoli eletti. Questa situazione - prosegue la nota - nuoce gravemente ai cittadini e alla nostra citta' che giorno dopo giorno peggiora e sprofonda in una crisi economica, culturale, morale ed amministrativa. Per certe tipi di malattie il bisturi e' necessario, bisogna avere il coraggio di tagliare alla radice prima che per la citta' non ci sia piu' possibilita' di ripresa". Per l'opposizione "Il sindaco dovrebbe prendere atto della situazione in cui versa la sua Amministrazione e rassegnare, con un atto di responsabilita', sin da oggi le dimissioni. In alternativa chiediamo ai consiglieri della maggioranza di predisporre un documento di sfiducia che tutti i consiglieri di minoranza sono pronti sin d'ora a firmare"
