Buone pratiche di formazione professionale

27 Aprile 2007   11:44  
Il Master in Web Technology presso l’Università dell’Aquila, giunto alla quarta edizione, è un esempio di come la formazione mirata e di alta qualità sia carta vincente per creare concrete ed immediate opportunità di lavoro. Ogni anno il master viene infatti frequentato da circa venticinque/trenta studenti e il 70 percento di essi trova un’occupazione prima del conseguimento del titolo. Il cento per cento subito dopo. Va però sottolineato che le offerte di lavoro arrivano prevalentemente da altre regioni italiane e da paesi stranieri. " Il master - spega il coordinatore professor Alfonso Pierantonio - è stato ideato per creare un soggetto tecnico, esperto di progettazione di ambienti applicativi software basati su Internet con capacità di programmazione client server, progettazione e realizzazione di basi di dati distribuite in rete, gestione di ambienti server." Quello che insomma richiede il mercato. Il consiglio regionale ha recentemente affrontato il nodo formazione professionale in Abruzzo. Un settore in crisi, è stato più volte definito, a causa della contrazione dei finanziamenti europei, ma anche per il mediocre livello della formazione erogata, spesso senza strategie e con contenuti che non corrispondono alla domanda di competenza. E´ stata altresì sottlineata l´inadeguatezza di enti pubblici come il Ciapi, la cui sola dirigenza costa al contribuente 300 mila euro l´anno. Buone pratiche come il Master in Web Technology possono fornire utili indicazioni all’auspicata riforma del settore. "Il Master - conferma Alfonso Pierantonio - si autofinanzia con le iscrizioni degli studenti e non gode di finanziamenti pubblici ". Internet non ha confini ed è perciò significativo che il Master invita docenti da ogni parte del mondo. Un approccio ben diverso rispetto a quello, molti diffuso, che tende a infarcire i corsi professionali di docenze a dir poco discutibili per competenza, parentele ed appartenenze politiche. Quest’anno è ad esempio venuto a L’Aquila Balachander Krishnamurthy dell’AT&T Labs Research, uno dei ricercatori più importanti al mondo sui protocolli internet e che ha all’attivo più di settanta pubblicazioni scientifiche e 18 brevetti. Argomento degli interventi di Bala è stato il traffico non voluto su internet, il famigerato spam che intasa le nostre caselle di posta elettronica. Per ogni chiarimento ed approfondimento ecco il link al sito web del master clicca qui FT

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