"Sul caso Burgo e sulle questioni occupazionali dell'intero territorio chiedero' la convocazione di una seduta 'ad hoc' del Consiglio provinciale da tenersi al piu' presto: ognuno deve assumersi le responsabilita' che gli competono" Lo annuncia il capogruppo di An Mauro Febbo. "Inerzia, incapacita' di leggere i segnali d'allarme, disinteresse: cosi' - accusa l'esponnete politico di minoranza - Comune, Provincia e Regione hanno contribuito al drammatico epilogo della vertenza Burgo. Negli ultimi due anni il sindaco Ricci e il senatore Legnini hanno cavalcato il tema di un fantomatico impianto di pirolisi a servizio della cartiera e oggi, visto come sta per finire la cartiera, viene il dubbio legittimo che quello del primo cittadino e del senatore sia stato una specie di slogan da utilizzare in mancanza di progetti industriali seri. Ma ancor piu' grave - prosegue Febbo - e' che il primo cittadino e la sua Amministrazione non abbiano sentito, in oltre tre anni di governo, la necessita' soprattutto morale piu' che politica di dedicare una sola seduta del Consiglio comunale ai temi dell'occupazione in una citta' e in un comprensorio che vivono la crisi piu' grave degli ultimi 20 anni. Altrettanto grave, inoltre, e' il comportamento del presidente Coletti che dice ancora bugie: afferma che c'e' un acquirente per la cartiera di Chieti mentre qualche anno fa sosteneva l'esistenza di acquirenti per la Veta 86 di Ortona e per la Oliit di Chieti e sappiamo com'e' andata a finire: entrambe le aziende non esistono piu'. E dove sono - si chiede il capogruppo di An - gli atti concreti per evitare che i terreni della Burgo vengano trasformati in appartamenti o in centri commerciali? E la Regione, attraverso il Consorzio Industriale, e la Provincia, quali iniziative hanno intrapreso in tal senso? A chiacchiere tutti bravi, ma a tutt'oggi non c'e' una sola delibera che vincoli per il futuro quei terreni ad una destinazione industriale. L'auspicio e' che la vicenda Burgo, nella sua drammaticita' - conclude Febbo - induca qualcuno a riflettere e ad essere piu' misurato, specie quando c'e' di mezzo il futuro di centinaia di famiglie".