Burgo, Piccone presenta interrogazione al Presidente del Consiglio

03 Luglio 2012   18:26  

 E' stata presentata dal senatore del Pdl, Filippo Piccone, un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio, Mario Monti ed al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, per il problema inerente il sito produttivo, ad Avezzano (Aq), della Cartiera Burgo. E' importante - ha dichirato Piccone - che il governo intervenga immediatamente per scongiurare l'eventuale chiusura dello storico stabilimento della Cartiera ad Avezzano (Aq), dove sono impiegate alle dirette dipendenze 446 persone oltre ad altre 300 che operano tra ditte esterne ed indotto. L'Abruzzo non puo' ulteriormente permettersi la chiusura di un altro stabilimento che coinvolge la sorte di centinaia di famiglie marsicane. Qualche anno fa - aggiunge Piccone - la Burgo ha gia' operato un drastico ridimensionamento industriale nella nostra regione, basti ricordare il sito produttivo di Chieti. Il 28 giugno scorso le sigle nazionali sindacali hanno comunicato l'intenzione della proprieta' di chiudere il sito di Avezzano (Aq), chiediamo quindi al governo un intervento urgente per verificare la fondatezza di tale notizia e, se vera, di procedere con tutti i mezzi istituzionali necessari per scongiurare tale decisione, in modo prioritario - conclude Piccone - spostare la decisione della eventuale chiusura di qualche giorno per trovare utili soluzioni alternative e necessarie per un confronto costruttivo che tenga in debita considerazione il futuro dei suoi dipendenti. 

"No alla chiusura dello stabilimento Burgo di Avezzano. E' stato ribadito questa mattina in un incontro ufficiale al quale ho partecipato con il presidente della Regione Chiodi, l'assessore Di Paolo, le categorie sindacali ed i legali rappresentanti dell'azienda". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Fabrizio Di Stefano. "La dismissione dell'impianto - aggiunge il parlamentare - getterebbe in mezzo ad una strada centinaia di lavoratori, innescando una gravissima crisi per le relative famiglie. Senza considerare l'indotto che uno stabilimento cosi' importante produce per l'economia locale. Anche per queste ragioni, insieme al senatore Piccone, ho intenzione di farmi promotore di un'iniziativa che coinvolga il ministero dello Sviluppo Economico. E' necessario che sia il governo stesso ad individuare giuste soluzioni che evitino la fine di un'azienda storica ed importante per la Regione Abruzzo. Non possiamo permetterci di perdere un patrimonio della nostra regione".


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