Bussi, il Pd: "Il commissario per il il bilancio è illegittimo"

17 Ottobre 2011   14:10  

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale contesta l'operato del difensore civico Giuliano Grossi che nei mesi scorsi ha nominato un commissario ad acta, Lorenzo Rossi, al comune di Bussi sul Tirino (Pescara) per l'approvazione del conto consuntivo 2010. Nello stesso tempo il Pd e il comune di Bussi chiedono la revoca del commissario, le cui spese peraltro sono a carico dell'amministrazione civica.

Per il consigliere del Pd Marinella Sclocco "il difensore civico non avrebbe potuto nominare il commissario ad acta, non avendo il potere per farlo, come dimostra una senteza della Corte Costituzionale del 2005 (la n. 167). Solo gli organi di governo, e quindi la giunta della Regione Abruzzo, avrebbero potuto nominare il commissario".

"Grossi ha usato dei poteri che non ha" ha sintetizzato Giovanni D'Amico.

Il sindaco Marcello Chella ha contestato nel dettaglio la scelta di ricorrere al commissario (nominato il 9 agosto) perche' "il conto consuntivo e' stato comunque approvato in Consiglio e comunque Grossi era stato avvisato per tempo che il Comune stava procedendo. Tra l'altro i dati del nostro consuntivo sono uguali a quelli evidenziati dal commissario, cioe' un attivo di 909mila euro. Ci chiediamo quindi che senso abbia questa guerra istituzionale e perche' ci sia una particolare attenzione per il nostro ente, che ci appare ingiustificata. Perche' il commissario non e' stato inviato a Chieti?".

Oggi e' stata sollevata la questione, non di poco conto, del costo del commissario, a carico del Comune. "Si prevede un esborso di circa diecimila euro (250 euro al giorno piu' le spese vive) e per pagarlo si dovra' fare ricorso a un debito fuori bilancio".


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