CENTRO OLI: DI STEFANO (AN) DENUNCIA PASTICCIO CENTROSINISTRA

06 Marzo 2008   15:58  
"Se ieri abbiamo gioito per lo stop dato al Centro Oli, oggi - andando a rileggere il testo approvato dall'aula frutto degli emendamenti che hanno sostituito per intero il mio progetto di legge sulla tutela della Costa teatina - ci accorgiamo che ciò che è venuto fuori è un mostro normativo che vieta qualsiasi tipo di trasformazione d'uso dei suoli agricoli dell'intero Abruzzo". E' quanto dichiara il consigliere regionale di An Fabrizio Di Stefano. "Il centro-sinistra, con l'unico obiettivo di non voler riconoscere la mia paternità all'iniziativa sull'insediamento dell'Eni.
Ha preferito scrivere una brutta legge che - afferma Di Stefano - blocca gli iter dei piani regolatori generali dei comuni, soprattutto per quanto riguarda l'individuazione di aree industriali o artigianali, arrivando addirittura al punto di impedire, ad esempio, di ottenere un permesso di costruire anche solo per una rimessa attrezzi o per un fabbricato rurale.
Gli estensori degli emendamenti andassero ora a parlare con i cittadini, con gli amministratori degli enti locali e con gli ordini professionali per spiegare cosa hanno combinato e perchè, solo per una insulsa questione di pregiudizio nei confronti del mio disegno di legge, hanno partorito un testo che, nel rinviare il problema del petrolchimico, ne crea di nuovi e decisamente gravi; problemi a cui dovremo dare immediatamente una soluzione: da parte mia ho già provveduto a depositare una proposta correttiva che, lasciando invariate le disposizioni per il Centro Oli, consenta di non penalizzare tutta la Regione", conclude Di Stefano.



(AGI)

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