Il grupo 'Compel' che tre anni fa lo aveva rilevato dalla Siemens, ha minacciato la chiusura dello stabilimento aquilano 'Cn System'. Lo hanno annunciato senza mezzi termini i sindacalisti Alfredo Fegatelli (Fiom), Gino Mattuccilli (Fim) e Clara Ciuca (Uilm) alla presenza di una delegazione dei lavoratori dello stabilimento nel quale sono impiegati 50 pesone di cui 15 già in mobilità. Per il gruppo non ci sono vie di uscita: o la chiusura totale oppure una riduzione della metà dei lavoratori a causa del calo delle commesse e dunque del fatturato che è passato negli ultimi anni da 18 milioni a poco più di 6 milioni di euro.
I sindacati che hanno annunciato l'avvio di scioperi e presidi, hanno tuonato contro le istituzioni, comune, provincia e regione che fin dall'inizio avevano classificato la multinazionale Compel un gruppo solido che avrebbe risollevato le sorti del polo elettronico aquilano. "Le istituzioni - ha detto Fegatelli - che si sono fatti garanti di questo gruppo, richiamino le parti sociali su una discussione su quello che sta accadendo all'interno di qesto territorio. Riteniamo superficiale - ha concluso il segretario provinciale della Fiom-Cgil - l'atteggiamento di alcune istituzioni, come la Provincia che ci hanno dato la disponibilità a incontrarci ma non ci hanno ancora convocati". Infine il 27 marzo presso il ministero dell'Industria è stato fissato un incontro sulla questione della Finmek con 174 lavoratori in cassa integrazione e 300 in mobilità.
(AGI)
