COMUNE L´AQUILA DICE NO A DEPOTENZIAMENTO CPO COPPITO

03 Dicembre 2007   16:53  
Il Consiglio comunale dell´Aquila dice no al depotenziamento del Centro operativo postale di Coppito con un ordine del giorno approvato oggi, attraverso il quale si dà mandato al sindaco di attivarsi presso Poste italiane e presso il Ministero competente onde evitare la trasformazione degli uffici postali del territorio in sportelli bancari. L´ordine del giorno è stato presentato dal consigliere Luigi D´Eramo (La destra) sulla base della denuncia sindacale, da parte dell´Ugl, riguardo ad un probabile depotenziamento del Centro postale operativo (Cpo) dell´Aquila, che configurerebbe il rischio della soppressione dello stesso. "Non possiamo accettare - ha dichiarato Luigi D´Eramo - lo smantellamento di un servizio essenziale per il nostro territorio, quale quello erogato dalle Poste. Stando alla denuncia dell´Ugl, infatti, la ristrutturazioni all´ipotesi di Poste italiane prevedrebbe la soppressione dell´ufficio distribuzione recapito e di quello per la corrispondenza in entrata da fuori provincia e fuori regione, che verrebbero trasferiti a Pescara. Si possono pertanto immaginare - ha proseguito D´Eramo - i disagi e i rallentamenti dovuti a questo accorpamento. Vi è inoltre il problema dei 25 addetti agli uffici aquilani, che rischiano il trasferimento, per non parlare delle ripercussioni negative in quei piccoli centri del comprensorio che, privati di un servizio essenziale, andrebbero incontro a spopolamento e progressiva perdita di autonomia e di importanza". Il provvedimento è passato con 24 voti favorevoli (Idv, La Margherita, Impegno per L´Aquila, Nuovo Psi, Pdci, Udeur, An, La destra, Udc, L´Aquila città unita, Idm, ForzaItalia, Sdi, Liberldemocratici). Si sono astenuti i consiglieri Antonello Bernardi (Ds), Giuseppe Bernardi, Giustino Ma sciocco (Sinistra democratica) ed Enrico Perilli (Prc). Al momento del voto sulla mozione, presentata dal consigliere Enzo Lombardi (ForzaItalia), sulle elezioni amministrative comunali dello scorso mese di maggio, è mancato il numero legale. Erano infatti presenti 18 consiglieri contro i 21 previsti dal regolamento per la validita´ della seduta. (AGI)

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