Riconsiderare e modificare la legge regionale relativa ai provvedimenti urgenti a tutela della costa teatina perchè fortemente lesiva delle attività produttive presenti sul territorio. E' quanto chiedono al Presidente del Consiglio Regionale, Marino Roselli, i Comuni di Ortona, San Vito Chetino, Rocca San Giovanni e Fossacesia attraverso un documento sottoscritto questa mattina ad Ortona.
All'incontro, presieduto dal Presidente del Consiglio Comunale di Ortona, Remo Di Martino ha partecipato anche la Confindustria, rappresentata da Teodoro Calabrese e Paolo Primavera. Erano presenti anche i Comuni di Francavilla al Mare, nella persona del Sindaco, Roberto Angelucci, che ha presenziato per poco tempo a causa di impegni di campagna elettorale, e di San Salvo, rappresentata da persona non delegata alla firma. "Il momento di riflessione e di confronto" -ha dichiarato il Presidente Di Martino- si è reso necessario perchè la legge in questione, approvata dal Consiglio Regionale nella seduta straordinaria del 4 marzo u.s., prevede la sospensione, fino al 31 dicembre 2008, di tutte le concessioni, autorizzazioni e permessi e vieta l'insediamento di nuove industrie insalubri di prima classe.
Questa classificazione contempla, ad esempio, anche le distillerie, le cantine sociali, i depuratori, gli allevamenti, gli zuccherifici, depositi e rottamazione di auto, macelli, ecc. Pertanto, di fatto, la legge regionale relativa ai provvedimenti urgenti a tutela della costa teatina paralizza gran parte del sistema produttivo".
"Era nostro dovere"- prosegue Di Martino- "portare all'attenzione del legislatore le conseguenze che l'applicazione di questa legge regionale verrebbe ad avere sul tessuto imprenditoriale, invitando lo stesso ad apportare le modifiche del caso".
(AGI)