COVID19, La Variante Eris: Durata dei Sintomi, Cambiamenti e Maggiore Contagiosità - Cosa Sappiamo

16 Settembre 2023   10:47  

Il Covid-19 continua a imporsi con una crescita significativa dei casi, registrando un aumento del 44% in soli 7 giorni, secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Sebbene al momento non si segnalino allarmi negli ospedali, emerge una preoccupazione crescente per l'aumento dei casi, soprattutto tra le fasce più vulnerabili, compresi gli anziani, in particolare gli ultra-90enni.

L'Identità di Eris: Conosciuta come "Eris" o EG.5, questa variante è un discendente dell'Omicron, la precedente variante di Covid-19. Secondo il Dr. William Schaffner, esperto in malattie infettive e professore presso la Vanderbilt University School of Medicine, l'Omicron è come il "nonno" di Eris.

Durata dei Sintomi: Benché la "Eris" sembri causare una malattia lieve, è fondamentale comprendere che il termine "lieve" ha un significato differente per la comunità medica rispetto al pubblico generale. In questo contesto, "lieve" indica che non è richiesto il ricovero in ospedale. Se una persona viene infettata da "Eris", può tuttavia sentirsi male per almeno due o tre giorni.

Contagiosità: "Eris" è altamente contagiosa, come lo era l'Omicron, ma non sembra causare malattie più gravi. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il rischio globale rappresentato da EG.5 è attualmente considerato basso.

Sintomi: "Eris" sembra manifestare gli stessi sintomi delle varianti precedenti, tra cui febbre, tosse, mancanza di respiro, fatica, dolori muscolari, mal di testa, perdita di gusto o olfatto, mal di gola, congestione nasale, nausea, vomito, diarrea e perfino congiuntivite (occhio rosa).

Tuttavia, la perdita di gusto e olfatto sembra essere meno comune con "Eris". Il Dr. Thomas Russo, primario di malattie infettive presso l'Università di Buffalo a New York, conferma che "Eris" presenta sintomi simili alle altre varianti di Omicron.

Cosa Fare: Se si riceve una diagnosi positiva per il Covid-19, è importante contattare un medico, se possibile. I farmaci antivirali funzionano meglio se somministrati tempestivamente, quindi è essenziale sottoporsi al test e contattare un medico al manifestarsi dei sintomi. Inoltre, il ministero della sanità raccomanda di isolarsi per almeno cinque giorni dalla comparsa dei primi sintomi del virus. L'isolamento può essere terminato dopo il quinto giorno o quando non si manifesta più la febbre senza l'uso di farmaci.

In sintesi, la Variante Eris solleva preoccupazioni principalmente per la sua elevata contagiosità, ma sembra comportarsi in modo simile alle precedenti varianti in termini di sintomi. La prontezza nella diagnosi e nell'isolamento rimane fondamentale per gestire la diffusione del virus.


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