CSV su ex-asilo occupato: la città ha bisogno di spazi sociali

L'asilo e i palazzi

26 Gennaio 2011   15:58  

Anche Gianvito Pappalepore, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia dell'Aquila, interviene sull'occupazione

''L’occupazione dell’ex asilo comunale di Viale Duca degli Abruzzi, operata lo scorso 22 gennaio da parte dei collettivi studenteschi e da alcuni comitati cittadini, rappresenta inequivocabilmente un evidente segnale di allarme, di malessere sociale diffuso tra la popolazione aquilana. Un malessere preoccupante e ormai fin troppo radicato in una cittadinanza stanca di aspettare e assuefatta alle promesse.

Il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia dell’Aquila ha più volte sottolineato negli ultimi mesi l’emergenza sociale che continua ad avvolgere il capoluogo abruzzese ed i suoi cittadini, anche a causa della persistente mancanza di spazi di aggregazione.

Oggi intendiamo ribadire con forza, all’indomani dell’occupazione della struttura di Viale Duca degli Abruzzi, l’immediato utilizzo delle risorse messe a disposizione per la ricostruzione sociale della nostra città.

In particolare è urgente il finanziamento del Piano per gli Interventi Sociali elaborato dal Comune dell’Aquila in collaborazione con altri soggetti sociali, ad oggi unico strumento di pianificazione, dove sono contenute strategie e progetti per dare risposte concrete alla popolazione.

Sono ancora tante le associazioni di volontariato prive di una sede e in attesa di una risposta, molte delle quali si sono ricollocate in strutture provvisorie, spesso non adatte alle loro attività; associazioni che potrebbero, di conseguenza, essere interessate anch'esse ad utilizzare gli spazi dell'ex asilo occupato.

Riteniamo pertanto urgente che il Comune, nell'attesa di ricevere i finanziamenti fino ad ora solo promessi, attivi forme di partecipazione per l’attuazione di tale Piano di Intervento Sociale, anche per stabilire tipologie di gestione dei servizi e degli spazi previsti nello stesso piano, non escludendo eventuali forme di auto-gestione: una formula, quest'ultima, già adottata positivamente da anni per i Centri Sociali per Anziani e certamente replicabile anche per altri contesti.

Invitiamo il Comune, le istituzioni e la classe politica ad aprire tavoli di concertazione e di partecipazione con i giovani, perché solo attraverso il dialogo e concrete proposte di lavoro si possono raggiungere obbiettivi da tutti condivisi, come quello della creazione di luoghi di aggregazione.

Invocare risposte estreme quali azioni di forza, servirebbe solo ad inasprire e a dividere una comunità già gravemente lacerata e disgregata.

Il CSVAQ ha già avuto modo di confrontarsi con le idee e le proposte dei ragazzi di questa città attraverso le attività dei laboratori di cittadinanza attiva e di ricostruzione partecipata del progetto “Ricostruando” - ricostruire partecipando. E’ a loro che bisogna necessariamente guardare in un’ottica di ricostruzione e di pianificazione per il futuro. Ed è a loro che il Centro di Servizio ha deciso di destinare alcuni spazi della Casa del Volontariato, pronta ad aprire i battenti il prossimo mese di maggio in località Campo di Pile: oltre ad un’area destinata ad accogliere attività autogestite
dai ragazzi ed utilizzabile come aula studio e sala multimediale, la struttura ospiterà al suo interno anche una foresteria e una sala convegni.

Sempre in un'ottica di condivisione e di coinvolgimento attivo dei giovani, il CSVAQ si propone di estendere le attività del progetto “Ricostruando” a tutti i ragazzi interessati; che potranno rivolgersi, per tutte le informazioni sulle attività, all'indirizzo e-mail info@csvaq.it.



Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore