Caduta la giunta di Montesilvano, l'amarezza di Di Mattia: "Un fulmine a ciel sereno"

Chiuso in casa, parla solo attraverso l'ufficio stampa

17 Febbraio 2014   10:34  

Non riesce ancora a capacitarsi dell'improvvisa quanto rovinosa caduta della giunta comunale da lui presieduta il sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia, conseguenza delle dimissioni presentate da 13 consiglieri comunali.

Il primo cittadino della cittadina rivierasca, eletto nelle file dell'Idv e di recente passato tra le fila del PD, non si aspettava proprio la mossa attuata nella mattinata di ieri dal presidente del consiglio comunale Fabio Petricca e dalla consigliera di Sinistra Unita Deborah Comardi, le cui dimissioni, insieme a quelle di 11 consiglieri di opposizione, hanno di fatto messo in minoranza Di Mattia.

Le dimissioni di Petricca e della Comardi sono state motivate dalla proposta dell'amministrazione di applicare una tassa di soggiorno ai clienti di tutti gli hotel e bed & breakfast di Montesilvano a partire dalla prossima estate, decisione che sin dall'inizio era stata oggetto di numerose critiche e perplessità. Per quanto riguarda la Comardi, inoltre, vanno ricordate vecchie incomprensioni con il sindaco risalenti all'approvazione del bilancio a fine novembre.

Colpito a freddo, il sindaco non è uscito di casa per l'intero pomeriggio di ieri, affidando una sola breve dichiarazione al proprio ufficio stampa: "Stiamo cercando di capire, è stato un fulmine a ciel sereno".

Anche se, col senno di poi, un epilogo simile non appare poi così sorprendente, alla luce delle sue scelte di rimpasto della giunta, le prime dimissioni di alcuni assessori, o anche alcune scelte non particolarmente convenzionali, su tutte quella di partecipare ad una seduta del consiglio in videoconferenza da Copenaghen, o altre per alcuni versi discutibili, su tutte la proposta della tassa di soggiorno.


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