Calcioscommesse, Di Nicola al telefono con Galigani: "Lotito ricattatore"

Quattro le gare dell'Aquila all'attenzione degli inquirenti

20 Maggio 2015   11:07  

Secondo le ipotesi formulate dagli inquirenti, sarebbe non solo coinvolto nell'ultimo presunto giro di combine di partite di Lega Pro e Serie D, ma ne sarebbe addirittura uno dei personaggi-chiave.

Il direttore sportivo dell'Aquila Ercole Di Nicola, stando a quanto filtra a proposito dell'inchiesta "Dirty Soccer" coordinata dalla Dda di Catanzaro, avrebbe avuto dunque "un ruolo di primo piano, organizzativo e direttivo" nel condizionare l'andamento e l'esito di alcune gare, in modo tale - sempre secondo le ipotesi della magistratura -  da favorire L'Aquila (la società, lo ricordiamo, è estranea all'inchiesta) e far lievitare intorno ad esse un giro di scommesse non di poco conto.

Nello specifico, sarebbero quattro le partite finite all'attenzione degli inquirenti, tutte vinte dai rossoblù: Santarcangelo-L'Aquila (0-1), L'Aquila-Savona (1-0), L'Aquila-Tuttocuoio (1-0) e L'Aquila-Santarcangelo (2-1).

Un ruolo, quello di Di Nicola, che emergerebbe anche dal contenuto di alcune conversazioni telefoniche intercettate, intercorse tra lui e l'ex dirigente calcistico di lungo corso Vittorio Galigani, che non risulta comunque figurare tra gli indagati.

A quanto si apprende, in una di queste, in riferimento a Claudio Lotito, Galigani sarebbe giunto ad affermare che "Macalli e Tavecchio sono in mano a Lotito, che li ricatta".

Di seguito, i due avrebbero parlato anche dell'ad del Milan Adriano Galliani in riferimento ad Infront, società leader in Italia per i diritti sportivi. Di Nicola avrebbe domandato: "Lotito è proprietario di Lazio, Salernitana, Bari e Brescia?", e Galigani avrebbe risposto che "lui adesso con Infront insieme a Galliani hanno preso anche il Brescia, Infront è Galliani".

Dalle intercettazioni emergerebbe inoltre anche la spiccata consapevolezza, da parte del dirigente rossoblù, del ruolo ricoperto nel giro di scommesse ipotizzato dagli inquirenti, oltre ad una certa spavalderia: "Ma... hai visto chi comanda all’Aquila , società presidente, stadio?", avrebbe affermato in un'intercettazione con un altro interolcutore. Nel corso di un'altra, invece, Di Nicola avrebbe tirato in ballo anche la massoneria: "Ma tu lo sai che quando devo far i poteri forti, li faccio arrivare, no? Famosi massoni amici tuoi".

In un'altra occasione, invece, il ds risulta aver detto: "Hai visto che non mi hanno squalificato, uno che fa una cosa del genere dovrebbe essere squalificato, come mai nessuno mi ha toccato?".

Un'altra telefonata intercettata, invece, evidenzierebbe i metodi del dirigente rossoblù: all'inizio della chiamata, effettuata prima di L'Aquila-Santarcangelo, Di Nicola avrebbe affermato con decisione che "la squadra deve vincere", per poi passare ad assicurarsi che i complici avessero denaro sufficiente per scommettere sopra la partita: "Loro sono corazzati? Dietro ce l’hanno i soldi? Loro portano i soldi dietro?".


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