Calre 2011: il Premio Aprutium alla Gdf e la costruzione dell'Europa delle Regioni

25 Novembre 2011   18:24  

"E' un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e di gioia. Significa che abbiamo fatto bene il nostro lavoro ed e' anche uno sprone per fare ancora meglio". Lo ha detto il Comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale Nunzio Antonio Ferla, nel corso della cerimonia di consegna della medaglia "Aprutium" - il massimo riconoscimento assegnato dal Consiglio regionale, "allo scopo di celebrare, e insieme ringraziare, coloro che con la loro attivita' hanno onorato la Terra d'Abruzzo" - con cui, l'Ufficio di Presidenza dell'Emiciclo, ha deciso di insignire il Corpo della Guardia di Finanza.

"Questo riconoscimento - ha rimarcato Ferla - va condiviso con le altre forze di polizia e con tutte le istituzioni che si sono impegnate all'Aquila accanto alle popolazioni colpite dal terremoto del 2009. L'auspicio e' che da questa tragedia il capoluogo regionale e l'Abruzzo possano rinascere ancora piu' forti.

E la presidenza di Nazario Pagano alla guida della Calre rappresenta un segnale positivo per questa regione, che ha bisogno di questi segnali". Ferla, che ha ringraziato Pagano per la medaglia "Aprutium" anche a nome del Comandante generale della Guardia di Finanza Nino Di Paolo - originario di Cansano (L'Aquila), impegnato oggi a Palermo in un vertice con il Ministro dell'Interno - ha fatto anche riferimento ai temi al centro dell'Assemblea Calre.

"Principi - ha sottolineato - come la sussidiarieta' e il buongoverno che non sono solo auspicabili, ma a mio parere anche raggiungibili con l'impegno dei protagonisti a tutti i livelli". Il Vice Presidente della Camera, Antonio Leone, si e' associato all'iniziativa del Consiglio regionale. "In questa medaglia - ha puntualizzato - c'e' il cuore del Parlamento e di tutta l'Italia"

L'INTERVENTO INTRODUTTIVO DEL PRESIDENTE CALRE NAZARIO PAGANO 

"La Conferenza delle Assemblee legislative regionali rappresenta un organismostrategico, centrale e fondamentale per l'attuazione del principio di sussidiarieta', definito e sostenuto dal Trattato di Lisbona, e per tutte le altre istanze comuni che le nostre regioni possono di volta in volta presentare, attraverso la Calre, agli organismi europei".

"La sfida posta dalle Regioni alla politica europea oggi e' quella di aprire una nuova stagione costruita sul dialogo, confronto, integrazione economica e sociale delle Assemblee e dei Parlamenti regionali. C'e' l'esigenza di una piu' consistente partecipazione e un maggior coinvolgimento delle Regioni, in particolare di quelle dotate di poteri legislativi, alla fase di formazione delle politiche europee, anche in relazione al ruolo riconosciuto alle Assemblee regionali nella procedura di "early warning system", a tutela del principio di sussidiarieta'. 

Il nuovo Trattato sull'Unione europea prevede, infatti, un espresso riconoscimento del ruolo delle Regioni laddove stabilisce che l'Unione rispetta l'uguaglianza degli Stati membri davanti ai trattati e la loro identita' nazionale insita nella loro struttura fondamentale, politica e costituzionale "compreso il sistema delle autonomie locali e regionali".

Tale riconoscimento delle Regioni e degli Enti locali costituisce il corollario di un'altra importante novita' introdotta nel medesimo Trattato laddove ai tradizionali obiettivi della coesione sociale ed economica tra gli Stati membri dell'Unione europea, viene aggiunto anche l'obiettivo della "coesione territoriale". 

La mia attenzione, pertanto, in questo anno, e' stata rivolta prevalentemente a quelle iniziative tese a rendere piu' incisiva la reciproca conoscenza delle nostre regioni per creare quel dialogo necessario per essere piu' forti e rappresentativi dinanzi alla Commissione Europea e al Parlamento europeo.

Mi sono battuto, e spero che il mio successore prosegua su tale cammino, per dare maggior enfasi e attenzione alla partecipazione delle Assemblee legislative regionali alla fase ascendente di formazione del diritto europeo, e a consentire alle stesse di partecipare attivamente al controllo sul rispetto del principio di sussidiarieta' da parte delle iniziative legislative europee che toccano materie di competenza regionale". 

"Come evidenziato anche nella Dichiarazione di Trento, - ha detto sempre Pagano - un anno fa, occorre continuare a lavorare su questo percorso, affinche' i Parlamenti nazionali coinvolgano effettivamente le Assemblee legislative regionali nel meccanismo di "early warning".

A tal proposito voglio ricordare la preziosa attivita' dei gruppi di lavoro che si sono occupati di e-democracy, sussidiarieta', federalismo fiscale, democrazia regionale, equilibrio ambientale rurale ed urbano. Nella consapevolezza che il cammino sinora intrapreso, che rafforza la dignita' delle Regioni e degli Enti locali, e' ancora lungo e difficoltoso, occorre essere uniti e unire le forze portando avanti uno sforzo comune teso a sviluppare relazioni continue, durature ed efficaci tra la Calre, le assemblee regionali membri e l'Unione europea. Cio' rappresenta un obiettivo necessario per costruire e consolidare l'Europa delle Regioni. Un'Europa capace di ridurre le distanze coi suoi cittadini, prestando attenzione alle loro istanze. 

In definitiva permettere che i cittadini, attraverso le nostre assemblee legislative, si sentano parte attiva del processo europeo. L'Europa degli europei, in grado di trasformare il principio della "cittadinanza europea" in una realta' effettivamente e concretamente operante.

La profonda crisi finanziaria degli ultimi anni, che si e' tramutata in una grave crisi economica, ha colpito duramente i Paesi dell'Eurozona. Siamo tutti dunque chiamati a scelte dolorose, difficili, complesse e tuttavia indispensabili per garantire la tenuta della nostre economie e adeguate prospettive di sviluppo. E' necessario costruire un'Europa piu' integrata, piu' competitiva, dotata di risorse sufficienti per portare avanti politiche comuni e per essere protagonista sulla scena internazionale. Un'Europa piu' unita per fare fronte alle tante sfide che il mondo globalizzato pone oggi alla sicurezza, ma anche ai pilastri della nostra convivenza civile e sociale. 

Voglio ringraziare, e mi avvio alla conclusione, i 74 Presidenti dei Parlamenti regionali europei, e in particolare le 22 Assemblee italiane, che, un anno fa, hanno votato all'unanimita' la mia candidatura.

La mia elezione alla guida della Calre ha rappresentato un segnale di grande attenzione per l'Abruzzo che, per la prima volta dalla sua istituzione, e' stata chiamata ad assolvere un ruolo di cosi' alto profilo in Europa. Lo considero anche un segnale di fiducia e di speranza, che aiutera' la cittadinanza abruzzese a guardare avanti con rinnovato impegno verso un futuro migliore".

INTERVENTO DI ANTONIO LEONE, VICE PRESIDENTE DELLA CAMERA DEPUTATI 

"Passare alla politica della concretezza, favorendo lo scambio di esperienze e informazioni, per servire al meglio i cittadini di una nazione unica: l'Europa". E' uno dei passaggi dell'intervento del Vice Presidente della Camera dei deputati Antonio Leone - che e' anche Presidente del Comitato Paritetico Parlamento-Consigli regionali italiani - in apertura dei lavori della 15esima Assemblea Plenaria della Calre, che ha preso il via nella Scuola della Guardia di Finanza a Coppito.

"La delicata fase politica e istituzionale che l'Europa sta attraversando - ha puntualizzato - impone una riflessione sulla revisione degli attuali strumenti a disposizione dei legislatori. I provvedimenti degli organismi europei, infatti, hanno un impatto sempre piu' incisivo sui territori: di qui la necessita' di politiche coordinate e coerenti, di canali efficaci di comunicazione, per ottimizzare le risorse e non creare disorientamento nei destinatari". Leone ha anche annunciato di voler convocare al piu' presto una riunione del Comitato paritetico, cosi' da condividere con i Consigli regionali, le scelte e le politiche che l'Italia andra' a rappresentare in sede europea''


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