Caos fiscale in Abruzzo: centrodestra diviso e proteste in piazza

03 Aprile 2025   10:14  

La maggioranza regionale cerca un compromesso sull'addizionale IRPEF mentre sindacati e opposizioni manifestano contro l'aumento delle tasse.

Oggi, 3 aprile 2025, la Commissione Bilancio del Consiglio Regionale dell'Abruzzo esprimerà il parere finale sul disegno di legge proposto dalla Giunta Regionale riguardante le "Disposizioni in materia tributaria". Questo progetto prevede un incremento dell'addizionale IRPEF per coprire il disavanzo nel settore sanitario. Tuttavia, la maggioranza di centrodestra appare divisa, con Forza Italia, Lega e persino Fratelli d'Italia che hanno presentato emendamenti per modificare la proposta originale.La proposta iniziale della Giunta, firmata dal presidente Marco Marsilio, prevedeva una riduzione dell'aliquota all'1,63% per i redditi fino a 28.000 euro, un aumento al 3,23% per quelli tra 28.000 e 50.000 euro, e al 3,33% per i redditi superiori ai 50.000 euro. Queste misure mirano a generare entrate per circa 44,7 milioni di euro. Tuttavia, gli alleati di coalizione hanno avanzato proposte alternative: Forza Italia e Noi Moderati suggeriscono di riportare l'aliquota per la prima fascia all'1,73% e di ridurre quella per la seconda fascia al 2,63%, mantenendo invariata la terza. La Lega, invece, propone di abbassare l'aliquota del secondo scaglione al 2,99% per il 2025, con ulteriori riduzioni previste per gli anni successivi.

Parallelamente, alle 14:00, è prevista una manifestazione di protesta davanti all'Emiciclo dell'Aquila, organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. A questa protesta parteciperanno anche il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, l'Associazione delle Autonomie Locali Italiane (Ali), i Giovani Democratici d'Abruzzo, Italia Viva, Azione, Sinistra Italiana, Avs e Rifondazione Comunista. I manifestanti contestano una manovra che, a loro dire, colpirà le tasche di circa 187.000 abruzzesi, attribuendo l'aumento delle tasse all'incapacità gestionale del centrodestra al governo regionale dal 2019.

Durante le audizioni in Commissione, sindacati, associazioni di consumatori e rappresentanti istituzionali hanno espresso preoccupazione per le difficoltà economiche che lavoratori e pensionati abruzzesi stanno affrontando. Essi sottolineano come l'incremento fiscale proposto aggraverebbe ulteriormente una situazione già critica, caratterizzata da una pressione fiscale nazionale elevata, aumento dell'inflazione e riduzione del potere d'acquisto. Critiche sono state mosse anche alla gestione sanitaria regionale, evidenziando carenze nella medicina territoriale, liste d'attesa prolungate e una mobilità passiva che ha raggiunto i 104 milioni di euro, con oltre 120.000 abruzzesi che rinunciano alle cure e più di 62.000 senza medico di base.

La discussione odierna in Commissione Bilancio sarà cruciale per determinare l'assetto finale della proposta di legge, mentre le proteste in piazza riflettono il crescente malcontento popolare riguardo alle misure fiscali in esame.


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