Caos sui pagamenti delle tasse locali: il Comune non fissa le scadenze

Il consiglio si è sciolto prima di discuterne

14 Aprile 2014   11:18  

Ha assunto contorni alquanto paradossali la questione del pagamento delle imposte locali a Pescara, in quanto ad oggi mancano aliquote e scadenze relative ai principali tributi.

Il consiglio comunale si è infatti sciolto giovedì scorso, senza approvare e fissare le scadenze relative ad Imu, Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e Tari (tassa sui rifiuti), vanificando in tal modo il lavoro dell'assessore alle Finanze Massimo Filippello e del dirigente marco Scorrano, che avevano preparato in tempi rapidi un regolamento da portare in consiglio per essere approvato. Resterebbero quindi valide le scadenze fissate lo scorso anno (il 16 giugno per la prima rata ed il 16 dicembre per il saldo), ma mancano del tutto le aliquote.

Di fatto, i contribuenti pescaresi possono contare su una sola data certa, fornita però dal governo: quella del prossimo 16 dicembre, termine ultimo per il pagamento della Tasi, stabilito nell'ambito del "Salva Roma ter" ma solo per quei Comuni che non approveranno le aliquote entro il prossimo 23 maggio.

Il consiglio comunale, almeno in linea teorica, avrebbe la facoltà di riunirsi in seduta straordinaria prima delle elezioni e risolvere la questione, ma appare tutt'altro che scontato che qualche assessore uscente si assuma tale responsabilità a pochi giorni dal voto, rischiando un clamoroso boomerang.

Più probabile, quindi, che l'onere di fare chiarezza in merito toccherà all'amministrazione che si insedierà entro la fine di giugno, proprio a ridosso della scadenza per la prima rata.


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