Capoluogo.com, il luogo della memoria

25 Maggio 2013   09:41  

In tanti il giorno prima il 6 aprile 2009 la domenica delle Palme avevano stretto tra le mani un ramoscello d’ulivo augurandosi un domani diverso da quello che poche ore dopo la notte aveva portato. Lunghi terribili secondi di terrore hanno sconvolto la vita di uomini donne e bambini che immaginavano una Pasqua diversa. I primi raggi del nuovo giorno hanno illuminato nuvole di cenere di detriti , soccorritori imbiancati dalla polvere e dalla paura. Sgomento di chi non ce l’ha fatta, lacrime di chi riesce a uscire vivo da sottoterra . Questa è l’Aquila dopo il terribile sisma che non potrà mai dimenticare , nulla sarà come prima per i sopravvissuti: affetti sconvolti, vite prematuramente volate via , case abbandonate, il tormento di una manciata di secondi che non si potranno mai cancellare che rimarranno immobili nella mente degli Aquilani.


MA L’AQUILA NON MORIRA’
Un ‘intervista fatta il giorno dopo all’allora vice presidente del Consiglio regionale dott. Giorgio De Matteis, trovato negli archivi storici, testimonia il dramma di una città spettrale, senza futuro ma che vuole uscire dalle macerie e rimetterla in piedi di ricostruirla al più presto.

La foto di De Matteis che abbraccia un familiare di una vittima del sisma fece il giro del mondo ,anche quelle in cui lo si vede che scava a mani nude tra i detriti per estrarre il corpo di una sua amica moglie di un collega medico, che stringeva a sé la figlioletta senza vita, erano entrambe morte. “Sono stato fortunato diceva , ad avere salva l’intera famiglia . Ho scavato ed ho trovato morti nelle loro case. Ma è necessario avere la forza di andare avanti, di ricostruire subito, di uscire dalle macerie , dalla polvere, dall’incubo, dalle scosse. So che non mollerà nessuno e la città sarà rimessa in piedi , sapremo rimetterla in piedi di nuovo. Mi conforta la grande umanità e solidarietà che avverto intorno e lo straordinario impegno degli aquilani e degli abitanti degli altri paesi colpiti , della Protezione Civile della Croce Rossa i carabinieri e l’esercito”.

L’Associazione culturale Capoluogo.com ha creato un motore di ricerca, una banca dati digitale della memoria del territorio aquilano e abruzzese per conservare documenti, immagini, voci e progettare il futuro dopo i giorni terribili del dramma. Un’ iniziativa puntuale che Luca Di Giacomantonio ha voluto con tutte le sue forze. E proprio l’adesso vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis ha dato il pieno appoggio all'iniziativa definendola "un'operazione culturale estremamente intelligente un modo di far convergere su un unico punto di riferimento le notizie di rilievo ed è importante che ci sia una partecipazione la più ampia possibile. Tutti hanno sicuramente in archivio documentazioni e riuscire a concentrare in un unico luogo la storia e la tradizione è importante per il futuro di questo territorio”.

La vita porta all’oblio alla dimenticanza , perché la rimozione è anche una reazione psicologica, ma i 309 morti in meno di 28 secondi non possono essere dimenticati. Ci si chiede : quelle vite non potevano essere salvate , oppure vi erano gli elementi per creare allerta?
Non si vuole tuttavia fare un processo alla scienza, ma alla coscienza della gente che oggi si ha il dovere di formare. Capoluogo.com è la chiave che vuol formare la coscienza, l'indice che vuol catalogare i ricordi conservare la memoria, tenere traccia del passato e del presente per costruire poi il futuro in modo da donare alla martoriata terra aquilana una coscienza comune, perché "un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente" (Indro Montanelli).

L'associazione Capoluogo.com punta ad allargare la propria banca dati a tutti: privati, istituzioni, enti, associazioni, si tratta di un luogo virtuale dove tutti possano partecipare, con il proprio contributo, e a cui tutti possono accedere. Capoluogo.com funziona come un aggregatore di link, e i contenuti forniti restano nei siti di origine.


Elisabetta Mancinelli

 


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