Caporale (Verdi): ''No alla soglia di sbarramento al 6%''
“E’ iniziato ieri in Commissione elettorale l’esame finale del progetto di legge, d’iniziativa del Consigliere Sospiri, sulle “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta”.
La proposta prevede il premio di maggioranza per assicurare alla coalizione vincente una stabile maggioranza (non meno del 60% dei seggi). Gli otto seggi del premio di maggioranza non vengono più assegnati attraverso il ‘listino’, uno degli aspetti più odiosi e invisi dei benefici di cui gode la cosiddetta casta, bensì attraverso il metodo d’Hont, vale a dire assegnando i seggi a quei candidati che, nelle liste provinciali appartenenti alla coalizione del presidente eletto, abbiano ottenuto il miglior quoziente.
La proposta prevede inoltre una soglia di sbarramento al 4%, non sono cioè ammesse all’assegnazione dei seggi quelle liste che non abbiano ottenuto, nell’intera Regione, il 4% dei voti, sia che concorrano in coalizione sia che concorrano con un proprio candidato presidente.
Il Partito Democratico ha presentato un emendamento per elevare tale soglia al 6% per quelle liste che concorrono da sole, e al 4% se collegate a una coalizione che abbia comunque superato il 6% dei voti.
Evidentemente il PD vuole non tanto rafforzare il bipolarismo, ma introdurre con tecniche elettorali quel bipartitismo che è del tutto estraneo alla tradizione e alla cultura politica italiana (anche noi, come i paesi anglosassoni, abbiamo le nostre tradizioni).
Noi Verdi crediamo invece che una soglia del 3% non mortifica la rappresentatività e nello stesso tempo evita la frammentazione, essendo, d’altra parte, assicurata la governabilità con il premio di maggioranza. Giocare al rialzo, come sembra voler fare il PD, significa non approvare la legge, rischiando così di tornare al voto col famigerato ‘listino’.
Non vorrei che qualcuno mostri verso il ‘listino’ gli stessi sentimenti che nei versi di De Andrè manifestava il “vecchio professore” verso la “pubblica moglie”.
