Caporale contro Nasuti: ''Fa propaganda promettendo fondi FAS per costruire chiese''

01 Ottobre 2012   17:58  

Dichiarazione di Walter Caporale, Presidente del Gruppo Verdi in Consiglio regionale:

“Il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Emilio Nasuti, in un incontro fra istituzioni e imprenditori, svoltosi a San Giovanni Teatino lo scorso mese di luglio, annunciò l’utilizzo di 3,6 milioni di euro dei fondi FAS per i lavori del nuovo centro cittadino.

La spesa prevista si aggira sui 10 milioni di euro, gran parte della quale destinata alla costruzione della nuova chiesa di San Rocco di San Giovanni Teatino.

Nella seduta di domani del Question time sapremo se la dichiarazione di Nasuti sia suffragata da un atto ufficiale della Giunta.

E’ infatti curioso che ad annunciare la destinazione di fondi FAS sia un Presidente di Commissione consiliare che non ha nessun potere in materia e non un esponente della Giunta che avrebbe invece tutte le competenze per farlo.

E’ invece stupefacente l’uso, come dire, strumentale e propagandistico che si fa dei fondi FAS.

Un giorno gli esponenti del partito di maggioranza, e con essi Nasuti, che non fa però parte del P.d..L., si dichiarano d’accordo sul fatto che la riprogrammazione dei fondi FAS su macro obiettivi può essere una manovra capace di scongiurare l’aggravarsi della crisi nel settore della grande impresa e non solo.

Magari, come si legge nel documento di maggioranza approvato lo scorso 17 luglio nella seduta del Consiglio regionale straordinario sulla crisi industriale della Regione, destinandoli “allo sviluppo di un sistema di portualità integrata Vasto – Ortona e [per] predisporre un collegamento ferroviario con le aree industriali di riferimento con il Tirreno”.

Poi, il giorno dopo, dichiarano di voler destinare quegli stessi fondi a tutt’altro.

I fondi FAS (di cui la parte regionale per il momento è ancora ‘virtuale’) non sono infiniti e soprattutto non è possibile utilizzarli con la stessa ‘filosofia’ con cui nelle passate legislature si utilizzavano le risorse pubbliche, ovvero attraverso le allegre ‘leggine provvedimento’, quando il politico accontentava qui e là, questa e quella associazione nel collegio evitando di scegliere i settori su cui puntare organicamente.

Per attenuare gli effetti devastanti della crisi economica occorre ricomporre in una visione la più possibile organica i diversi assi di risorse a disposizione, purtroppo non così cospicue, e non annunciare interventi qui e là (in tempo di vacche grasse si sarebbe detto “a pioggia”). Non mi sembra che questi annunci, al di là della validità dei progetti cui si riferiscono, vadano in questa direzione”. 

 


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