"Il Governo non ha affatto bocciato la legge regionale 45 del 2007 sul
Piano di gestione dei rifiuti, che è già operativa e vigente, ma il
Ministero dell´Ambiente ha formulato delle osservazioni solo su tre
articoli. Si tratta di questioni interpretative che riguardano aspetti
marginali e che, quindi, non inficiano assolutamente la portata
dell´impianto normativo. Nodi che contiamo di risolvere a breve
attraverso un confronto dialettico con i tecnici del Ministero visto
che abbiamo già provveduto ad inviare le nostre controdeduzuioni al
competente ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri". E´ la
posizione dell´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, emersa,
questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, nel corso di una
conferenza stampa che ha tenuto insieme al dirigente del settore
Gestione dei rifiuti, Franco Gerardini. In primo luogo, le eccezioni
sono relative alle definizioni di "isole ecologiche" e di "centri di
trasferenza". Secondo la Regione, infatti, le prime rientrano tra le
modalità di raccolta dei rifiuti, non costituiscono attività di
stoccaggio e quindi si ritiene che non debbano essere autorizzate. Di
parere contrario il Governo il quale, come ha spiegato Gerardini,
identifica le isole ecologiche con le stazioni ecologiche e non con i
contenitori stradali di rifiuti. "Un altro equivoco - ha spiegato lo
stesso Gerardini - riguarda i "centri di trasferenza" che, secondo
l´interpretazione del Governo, si riferiscono ad attività legate al
recupero ed allo smaltimento dei rifiuti e vanno autorizzati mentre noi
li abbiamo considerati aree all´interno dei servizi di igiene pubblica
e quindi non soggetti ad autorizzazione". Il secondo punto eccepito
riguarda gli articoli 52 e 53 che prevedono la possibilità per il
presidente della Giunta regionale di emanare ordinanze contingibili ed
urgenti, in caso di emergenze, per autorizzazre la realizzazione di
discariche. "Si tratta - ha aggiunto Caramanico - di una norma già
contenuta in alcuni articoli della legge regionale 83 del 2000,
peraltro, già applicata e mai osservata". Infine, la terza eccezione,
relativa all´articolo 55, si riferisce alla prevista procedura di
esproprio ed utilizzo delle aree inquinate da bonificare. Norma che è
già in vigore nella legge sui rifiuti della Regione Lombardia e che
consente la bonifica di siti inquinati tramite affidatari individutati
mediante procedure ad evidenza pubblica da parte dei Comuni, evitando
che i siti rimangano non bonificati per anni. "In questi giorni - ha
affermato l´assessore all´Ambiente - si è diffuso un allarmismo
ingiustificato che ha portato molti operatori del settore a subisassare
di telefonate gli uffici dell´assesorato per avere chiarimenti rispetto
ad una bocciatura del Piano Rifiuti che non c´è mai stata. Addirittura,
il nostro Piano dei rifiuti è stato citato ad esempio dal presidente
nazionale di Federmabiente che lo ha definito virtuoso. Tuttavia, si è
creata una gran confusione - ha continuato - che ha finito per creare
un notevole danno d´immagine alla Regione. I probemi, invece, sono
altrove. Per esempio, nelle provincie di Teramo ed ell´Aquila dove la
situazione si sta facendo difficile. In ogni caso, il nostro Piano,
puntando su raccolta differenziata e recupero energetico, si pone come
obiettivo finale la chiusura totale delle discariche". Infine,
Caramanico ha illustrato la nuova architettura istituzionale prevista
dalla legge 45 che introduce quattro Ambiti Territoriali Ottimali (ATO)
per la gestione dei rifiuti. Il primo comprende tutti i comuni della
provincia di Teramo, il secondo tutti i comuni della provincia di
Pescara ed alcuni comuni della provincia di Chieti tra cui il capoluogo
teatino. Il terzo comprende i restanti comuni della provincia di Chieti
mentre il quarto include tutti i comuni della provincia dell´Aquila.
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