Carapelle Calvisio, un piccolo comune con un grande coraggio. Il sisma del 6 aprile non lo ha risparmiato. Il 40% delle case è andato distrutto, il centro storico è chiuso. Ma i poco più di 90 abitanti si sono rimboccati le maniche.
Da subito, tutti gli abitanti, si sono uniti in una sorta di autogestione coordinata dal sindaco. Un grande condominio, una grande famiglia, di quelle che non litigano mai, precisano. A più di tre mesi dal terremoto, si attende la ricostruzione. Si vive in roulotte o nelle poche case rimaste in piedi. La speranza c’è, quella non può venir meno, dicono i residenti del comune più piccolo d’Abruzzo e del centro-sud. "Ce la battiamo con Montelapiano, in provincia di Chieti, precisa il sindaco Domenico Di Cesare – offrendoci di pranzare con loro in una domenica particolare – "le case non le sappiamo costruire, ironizza con amarezza, in compenso sappiamo cucinare". E da Vitulazio, nella provincia di Caserta, un gruppo di ragazzi ha adottato Carapelle e ieri si è pranzato tutti insieme. Inoltre si farà come ogni anno la festa messicana. Tutti sono invitati, il prossimo 7 agosto, dalle 8 di sera fino al mattino successivo, per gustare piatti e musica messicani e il gusto della normalità.