L'anno 2025 si apre con significativi aumenti nei prezzi dei carburanti, suscitando preoccupazioni tra gli automobilisti italiani. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, nella settimana del 13 gennaio 2025, il prezzo medio della benzina in modalità self-service ha raggiunto 1,800 euro al litro, mentre il diesel si attesta a 1,703 euro al litro.
Questi incrementi sono in parte attribuibili alle recenti decisioni governative riguardanti le accise. Il Senato ha approvato un aumento delle accise sul gasolio compreso tra 1 e 2 centesimi al litro, compensato da una riduzione equivalente per la benzina. L'obiettivo è uniformare le accise sui due principali carburanti entro il 2030, in risposta alle richieste dell'Unione Europea per una fiscalità più coerente con l'impatto ambientale dei combustibili.
Tuttavia, nonostante la riduzione delle accise sulla benzina, i prezzi al distributore continuano a salire. Questo fenomeno è influenzato da vari fattori, tra cui l'andamento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali e le dinamiche della domanda e dell'offerta. Secondo un'analisi di Motor1.com, l'aumento dei prezzi dei carburanti nel 2025 comporterà un aggravio di circa 36 euro all'anno per automobilista.
Le associazioni dei consumatori esprimono preoccupazione per l'impatto di questi aumenti sul bilancio delle famiglie italiane. Si teme che l'incremento dei costi dei carburanti possa avere ripercussioni anche sui prezzi di beni e servizi, alimentando ulteriormente l'inflazione.
In questo contesto, è fondamentale che i consumatori prestino attenzione alle variazioni dei prezzi e valutino strategie per ottimizzare i consumi, come l'adozione di pratiche di guida ecologica o l'utilizzo di carburanti alternativi.