Carcassa di orso rinvenuta in Abruzzo, aperta inchiesta

13 Settembre 2014   08:55  

Gli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) dell'Aquila, diretti da Renato Rampini, hanno provveduto a rimuovere la carcassa dell'orso marsicano di pochi anni, rinvenuta oggi nelle campagne della riserva naturale di Monte Genzana, tra Sulmona e Scanno, a poca distanza dai confini del parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

La carcassa dell'orso e' stata trovata a poca distanza dal luogo in cui l'animale avrebbe trascorso la notte, vicino ad un torrente.

Tutta la zona e' stata transennata dagli investigatori per permettere domani un sopralluogo con i cani antiveleno in dotazione al Corpo, alla ricerca di eventuali bocconi avvelenati.

La carcassa e' stata sequestrata e martedi' sara' trasferita a Grosseto, luogo in cui verranno eseguiti esami autoptici. Sul luogo in cui il giovane orso e' stato rinvenuto e' intervenuto anche il medico veterinario di Pescara, Luca Brugnola.

Gli investigatori del Nipaf nelle prossime ore depositeranno presso la Procura della Repubblica di Sulmona una notizia di reato nella quale a carico di ignoti e' stato ipotizzato il reato di uccisione di animale

La carcassa di orso marsicano, rinvenuto morto nella frazione di Valle Larga apparterrebbe ad un esemplare maschio e gli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del comando provinciale dell'Aquila, non escludono che possa essere stato avvelenato, data la presenza di alcuni segni che confermerebbero questa tesi.


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