Carcere di Lanciano, detenuto al 41bis aggredisce agente

11 Gennaio 2011   15:28  

Ennesima aggressione ad un agente della polizia penitenziaria da parte di un detenuto del supercarcere, il più sovraffollato d' Abruzzo. L'episodio é avvenuto ieri al rientro dall'ora d'aria, allorquando un detenuto, sottoposto al regime del 14 bis ed esperto di arti marziali, ha improvvisamente sferrato una forte gomitata al volto del sovrintendente di Polizia Penitenziaria addetto alla sorveglianza generale del carcere. Per riportare la calma è stato necessario l'intervento di altri agenti.

Sull'episodio interviene Donato Capece, segretario generale del sindacato Sappe, il quale dice "quanto avvenuto a Lanciano è di una gravità assoluta ed inaccettabile. Questo nuovo grave fatto è l'ennesimo segnale delle criticità del penitenziario di Villa Stanazzo. Giorni fa due detenuti sono stati ricoverati in ospedale in quanto ad uno è stato staccato con un morso una falange del dito da altro detenuto, al secondo é stato staccato con un morso un pezzo di orecchio. E' davvero troppo - dice Capece - Dove sono le istituzioni e cosa pensano di fare per tutelare gli agenti di Lanciano ".

CARCERE LANCIANO: NEL 2011 DUE RISSE TRA DETENUTI E UN'AGGRESSIONE

"Due risse tra detenuti e un'aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria in dieci giorni nell'istituto di Lanciano: il 2011 non poteva iniziare in un modo peggiore". E' quanto dichiara in una nota il segretario provinciale della Uilpa Penitenziari, Ruggero Di Giovanni, a proposito della situazione di tensione dovuta al sovraffollamento che si registra nella casa circondariale di Villa Stanazzo, a Lanciano. "Da tempo stiamo denunciando un sovraffollamento che nell'istituto frentano tocca l'89.5%, dato che assegna a Lanciano il primato abruzzese per numero di detenuti ammassati in un istituto, da tempo stiamo lamentando problemi e criticita' legati all'aumento dei carichi di lavoro e, per tutta risposta, abbiamo ottenuto un 'non chiedete uomini e non chiedete straordinari'". Nell'istituto lancianese ieri sera un agente di polizia penitenziaria "e' stato aggredito da un detenuto che gli ha procurato 7 giorni di prognosi - dice Di Giovanni - ennesima dimostrazione che il problema c'e' ed e' reale; non a caso da un po' stiamo denunciando i crescenti carichi di lavoro a fronte di un costante aumento dei detenuti, che in media in questo periodo ammontano a 340/350 unita' contro i circa 180 regolamentari: tutto cio' - sottolinea Di Giovanni - a fronte di una carenza organica che riferita al livello minimo di sicurezza e' individuata in non meno di 50 unita', aliquota che sale vertiginosamente fino a circa 200 unita' mancanti rispetto ad un organico che garantisca i livelli massimi di sicurezza". A proposito delle due risse tra detenuti Di Giovanni riferisce che "la prima e' terminata con l'asportazione di meta' orecchio a un detenuto e la seconda con l'amputazione di una falange della mano: una situazione ai limiti del cannibalismo".

SOLIDARIETA' DI STEFANO (PDL) AD AGENTE AGGREDITO

"Desidero esprimere la mia solidarieta' all'agente di polizia penitenziaria, colpito al volto da un detenuto nel carcere di Lanciano". E' il commento del Senatore PdL Fabrizio Di Stefano, sulla notizia dell'accaduto nel penitenziario di Villa Stanazzo. "Quanto avvenuto - aggiunge il parlamentare - e' gravissimo. Per di piu', non e' la prima volta che dal carcere in questione si verifichino episodi di violenza. Gli agenti che prestano il loro prezioso servizio, all'interno di Istituti penitenziari - prosegue Di Stefano - hanno il diritto di farlo in sicurezza, non di certo in tali condizioni di tensione e paura".


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